venerdì 9 marzo 2012

"Pagherei per tornare indietro di 20 anni"



A Nola, con i miei amici Marco e Domingo, si fa quasi sempre colazione da Peppe.
Un bel bar-pasticceria elegante, di quelli che alla mattina c'hai il cornetto caldo, a pranzo fai un Brunch, un primo veloce, una mozzarella di bufala e vedure. All'aperitivo trovi un po' di tutto, che quasi quasi ce potresti cenare, con una ricercata scelta di vini e spumanti.
Insomma a Peppe piace fare le cose per bene.
Il piccolo imprenditore locale, il venditore anche di passaggio, insomma chi per lavoro e' sempre in giro...va da Peppe.

Ma il bello e il buono di Peppe, oltre al caffè, servito in tazze a 2000 gradi ("perche' nella tazza il caffè' deve finire la sua tostatura") e' che e'  piazzato davanti ad un Liceo e al mattino e' invaso da un'orda di studenti pronti ad una giornata di lezione.



I tavolini trasparenti, molto minimal, e le sedie Kartell, che a pranzo ospitano manager o presunti tali, che sfogliano la Repubblica sull'Ipad, al mattino sono ricoperti di compiti da copiare in fretta, appunti da nascondere bene nell'astuccio, o sotto la gonna, per il compito in classe e diari da prestare all'amica "che cosi' mi scrive un po' di pensieri sull'amicizia o frasi di Jovanotti con tanti cuori e fiorellini".

Da Peppe si sta dentro, ma anche fuori, nei salottini da giardino, c'e' chi fuma, chi, nonostante i 16 anni, ha la cartella di Luis Vuitton, che si veste solo di nero.
Questo brulicare di gioventu' ovviamente riporta la mia mente alle mie mattine prima di entrare a scuola. La mia Vespa bianca, la versione di latino o greco (non c'ho mai capito nulla in entrambi) da copiare all'ultimo minuto da qualche compagna disponibile (purtroppo solo a quello), la sigaretta accesa che faceva figo e la cartella che dalla 3° era diventata un sacchetto di tela, quelli che oggi vostra mamma usa per fare la spesa...ovviamente personalizzato con toppe e scritte "da duro", che però dovevi dimostrare che non ci tenevi molto, invece era l'esatto contrario.

Bei tempi....

Ogni giorno della nostra vita, però ha il suo perche'. Troppo facile, e ingiusto, ricordare con il sorriso i tempi ormai lontani. Ogni singolo giorno meriterebbe un post e chissa' che un giorno non ve li avro' raccontati tutti.


Meparetotti

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