martedì 30 ottobre 2012

Billy

Ho visto un cane lungo l'autostrada, a Foggia, era fermo, immobile, in una area di sosta, piccolo, in piedi, Fiero...io "camminavo" a 150/160 all'ora...l'ho visto in un lampo... Potevo fermarmi, potevo fare "retro" in
autostrada, raccoglierlo, ma poi dove me lo metto un cane?... Gli avrei fatto più male che bene...senz'altro dopo di me lo avrà raccolto qualcuno con due ettari di giardino pronto ad ospitarlo, rispetto a quel poco che
potevo offrigli io, una moglie quasi allergica e un piccolo appartamento al secondo piano. Scuse del cazzo. Mi sento una merda. Ho iniziato a sudare. Che ne sarà di quel piccolo cane? Chi è quella troia che lo ha
abbandonato?
Non so...mi rattristo...penso a quel cane e penso a chi resta solo...e deve ricominciare...penso che ci vuole forza e coraggio, penso all'eternità del mondo rispetto alla brevità della nostra vita, e credo che tutti dovremmo aver sempre qualcuno intorno...perchè un giorno...due...si sta bene anche da soli, ma poi no...la vita non si puo vivere da soli...non si puo buttare...cosi come non si puo buttare un cane.
Stasera dirò una preghiera per Billy. Se la merita. Anche se non sono un gran Cristiano, una preghiera, giuro, la farò, qualcuno da lassù da stasera proteggerà, anche Billy, lo spero.
E poi penso anche che proprio da lassù mi hanno fatto incontrare Billy, che ha voluto farmi dire una preghiera proprio oggi, giorno in cui, come dice il mio amico PapaLuciani,"Nelle scuole si può parlare di streghe ma non di Gesu". Come se ci fosse bisogno di una voce in più. Bene...non mi tiro indietro.
Così come non son mai stato un amante del carnevale, altrettanto non mi è mai interessato Halloween, credo sia una cagata di festa.(e mi fermo qui).
Oggi e' il compleanno di Maradona.
Che c'entra Diego con la solitudine, Billy, la sofferenza e il sorriso? Tutto e niente.
Certamente Diego nella sua allucinante vita da predestinato ha vissuto la gioia, il dolore, la sofferenza e tanto altro. Certamente un giorno si sarà anche sentito come quel cane di oggi lungo l'autostrada. Certamente ha fatto vivere a tanta gente le stesse emozioni, ha regalato sorrisi e lacrime, come nessuno mai nel suo sport.
Ma oggi anche Diego dedicherebbe ognuno dei suoi palleggi a tutti i Billy del mondo, che siano a 2 o a 4 zampe.

E' un mondo difficile ed effimero, stupido e vigliacco...ma ci vuole calma....ogni tanto bisogna chiudere gli occhi e sognare, che i sogni aiutano a vivere meglio.
E bisogna sorridere... che un sorriso vale più di mille euro..
E bisogna esser buoni...che fa bene allo spirito, ma poi...bisogna anche FARE...ed io...certo...son bravo con le parole, ma quel cane non l'ho raccolto...

...La strada e' ancora lunga!!!!

Meparetotti

venerdì 12 ottobre 2012

Com'è profondo il mare....


Stasera vi vorrei parlare di legamenti crociati, di Fiorito, di vocazione, di cantieri, di elezioni, e di Indiani, ma molto probabilmente Vi parlerò solamente d'amore.
(...per questo...la colonna sonora deve essere questa:)



Ormai sono passati quasi vent'anni, da quando, in un caldo pomeriggio d'estate, un contrasto con tal "Bartunòn", dichiarava aperta la mia intensa carriera con gli ortopedici specializzati. Quando mi ruppi i legamenti crociati del ginocchio per la prima volta, non ero una giovane promessa del calcio, nè del tennis, nè della "pallamano da seduti", ma concordai ugualmente con i miei genitori che ad operarmi il ginocchio doveva essere uno che faceva quello, e solo quello, tutti i giorni, e lo faceva solo per giovani, sportivi, con una vita di sport (ed anche un po' di rock'nroll) ancora da vivere intensamente.

Senza nulla togliere ai tantissimi e bravissimi chirurghi ortopedici sparsi nel mondo, sono finito nelle mani fatate del dott. Lelli di Bologna. Un uomo che, nonostante mi prese trecentomilalire per una visita di 15 minuti, ho adorato fin dal primo giorno in cui entrai nel suo studio. Mi ispirava talmente fiducia, che quando mi ruppi il secondo legamento (all'altro ginocchio stavolta) una piccola parte di me era quasi contenta, perchè comunque mi avrebbe operato Lelli, anche se mi avrebbe chiesto trecentoeuro (nel frattempo era cambiato il conio) sempre per il solito quarto d'ora. E così fu.
Poi ho smesso di fare il "pistola" col calcio e di Lelli non ne ho più avuto il bisogno.
Ma perchè vi racconto tutto ciò?...semplice...oggi abbiamo operato, con successo, Il Capitano, il mio "Francy", alla testa.
Da ormai oltre un anno stavamo monitorando una piccola ciste che era sbucata sulla tempia destra. Con il tempo, Francesco cresceva, e con lui cresceva anche sto maledetto bernoccolo. Qualcosa andava fatto.
Non è stato difficile applicare al mio bimbo la "filosofia di Lelli", per cui, senza nulla togliere a tutti i più grandi chirurghi del mondo, io e la Fede (meparemoglie) ci siamo affidati a chi fa questo, e bene, tutti i giorni, e lo fa esclusivamente sui bambini, ovvero il reparto di Chirurgia Pediatrica dell'Ospedale di Padova, e nella fattispecie, le mani fatate sono state quelle del Dottor Faggin. Senza cadere nel retorico, nel mieloso, nel padre dalla lacrima facile, NON augurerei nemmeno a quel ma**le di Fiorito di dover incrociare la propria vita e quella del proprio figlio (se ce l'ha, non lo so) con un reparto di quel genere. E per "quel genere" intendo descrivere non chi ci lavora, ma chi purtroppo è costretto ad occuparne i posti letto. Al contempo però obbligherei tutte le teste di c***o che ho incontrato nella vita, o che reputo tali dai discorsi che fanno (Fiorito compreso), di farci una bella gita di due giorni (a me ne è bastato uno solo). Qualcosa in loro cambierebbe...di sicuro.
Vi assicuro che oggi, condividere la stanza con piccoli, piccolissimi esserini, alcuni di questi molto malati, mi ha fatto veramente gelare il sangue più di una volta. Sentire che un bimbo di due anni ha un tumore e fa la chemio, o vedere un bimbo di un anno con il catetere e le piaghe da decubito, mi hanno impressionato a tal punto che quasi mi vergognavo della piccola ciste del nostro Francesco. Certo tanto piccola non era, certo la TAC aveva "detto" che andava tolta con urgenza, certo stava intaccando l'osso, certo comunque è sempre un intervento ad un bimbo di due anni, con anestesia, cazzi e mazzi, certo tutto quello che volete...ma era pur sempre una ciste. Io domani porto via da quell'ospedale il mio bimbo, e la sua mamma che ora sta dormendo al suo fianco, e lascio lì Edoardo, Erik, Luca, e tanti altri, lascio le loro mamme, molto più coraggiose di me, i loro papà al lavoro tutto il giorno, ma ai piedi del letto dei loro bimbi dalle 20 alle 21.30, anche se l'ora di visita finisce alle 21. Lascio le loro storie tristi, con la certezza però che le lascio nel posto migliore del mondo, in cui lavorano le persone migliori al mondo e che, credo debbano avere una certa VOCAZIONE quasi spirituale, come se fossero preti e suore senza velo, altrimenti non potrebbero stare tutto il giorno, tutti i giorni, lì dentro...andrebbero, come minimo, a casa tutte le sere piangendo.
Alle pareti di questo grande luna park travestito da Ospedale, tantissime foto di bimbi sorridenti, salvati dal mio dottor Faggin e dai suoi colleghi. La mia ciste non credo sia all'altezza di poter ricoprire un pezzo di quelle pareti, ma, nel mio piccolo, questo post vuole essere "la mia foto" appesa. Il nostro Grazie.
Come quando muore un amico, e per due giorni ti domandi che senso abbia andare a lavorare, altrettanto quando frequenti un ospedale, ti chiedi che senso abbia incazzarsi per qualsiasi puttanata. Per questo, qualora qualcuno di voi non ci fosse già arrivato da solo, vi confermo che non ha senso incazzarsi per questo o quel cantiere che la giunta ha deciso di aprire in città, solo perchè vi fa magari allungare il giro della mattina per andare al lavoro, o perdere tre minuti in più per andare a firmare a favore e o contro l'elezione di Renzi (non so ancora a che cosa!!). Qualcuno pagherebbe, probabilmente non per votare renzi, ma certamente per fare la coda, in auto, tre minuti in più e stare tre minuti in meno in un letto d'ospedale.

Ora vi saluto con l'ultimo tweet della serata...dedicato a mia moglie...direttamente da Mahatma, il piadinaro sottocasa...:

"Oggi dopo la conferma che Francy è super...E che ho una family stupenda....ho imparato che anche gli indiani sanno fare benissimo una Piada!"


buonanotte

meparetotti



martedì 2 ottobre 2012

Pensiero della notte


Sapete cosa penso?
Penso che Vasco a ragione quando dice che anche solo incrociare una bella ragazza per strada ti può cambiare l'umore della giornata. Penso che ci sono degli alberghi che non valgono la metà delle stelle che hanno. Penso che quando Vi chiedono: "Ha consumato qualcosa dal frigo bar?" bisogna sempre mentire e rispondere: "No, grazie". Penso che lo sport nazionale sia farsi i debiti, e che spendiamo una bella fetta della nostra vita per cercare di pagarli. Penso che non puoi essere Campione se prima non sei uomo. Non ho mai visto Campioni vantarsi di essere uomini, al contrario è più facile incontrare finti uomini che si credono veri Campioni. Penso che da piccolo mi piaceva tenere un po' i capelli lunghi per assomigliare al Principe Giuseppe Giannini, anche se a quell'età, io e il calcio viaggiavamo su binari paralleli.
Penso che se NON vuoi cadere in tentazione, basta NON entrare in Autogrill. Penso che le scommesse più belle da Vincere sono quelle che pagano tantissimo, perchè nessuno ha il coraggio di giocarle.
Penso che Zeman sia un buon allenatore, e che per essere un buon "capo", bisogna pensare più da "capo" del proprio "capo". Penso che una barista con l'ombelico in mostra, fa certamente più caffè di me.

Penso che la cena prima del Palio debba essere una festa e che le promesse vadano mantenute. Purtroppo penso che la Juve, potrebbe rivincere lo scudetto. Penso che quando muore un amico, tutti si fanno la stessa domanda, ognuno si da una risposta diversa, ma tutti continuano a fare quello che stavano facendo prima. Penso che l'Australia sia uno di quei posti dove "seriamente" si potrebbe pensare di trasferirsi se solo ci fosse un Palio. Penso che per trovare lavoro bisogna andare all'estero e che il mondo è pieno di frasi fatte...e penso che "il troppo pensare è sinonimo del poco capire"...quindi...smetto.


meparetotti