venerdì 12 ottobre 2012

Com'è profondo il mare....


Stasera vi vorrei parlare di legamenti crociati, di Fiorito, di vocazione, di cantieri, di elezioni, e di Indiani, ma molto probabilmente Vi parlerò solamente d'amore.
(...per questo...la colonna sonora deve essere questa:)



Ormai sono passati quasi vent'anni, da quando, in un caldo pomeriggio d'estate, un contrasto con tal "Bartunòn", dichiarava aperta la mia intensa carriera con gli ortopedici specializzati. Quando mi ruppi i legamenti crociati del ginocchio per la prima volta, non ero una giovane promessa del calcio, nè del tennis, nè della "pallamano da seduti", ma concordai ugualmente con i miei genitori che ad operarmi il ginocchio doveva essere uno che faceva quello, e solo quello, tutti i giorni, e lo faceva solo per giovani, sportivi, con una vita di sport (ed anche un po' di rock'nroll) ancora da vivere intensamente.

Senza nulla togliere ai tantissimi e bravissimi chirurghi ortopedici sparsi nel mondo, sono finito nelle mani fatate del dott. Lelli di Bologna. Un uomo che, nonostante mi prese trecentomilalire per una visita di 15 minuti, ho adorato fin dal primo giorno in cui entrai nel suo studio. Mi ispirava talmente fiducia, che quando mi ruppi il secondo legamento (all'altro ginocchio stavolta) una piccola parte di me era quasi contenta, perchè comunque mi avrebbe operato Lelli, anche se mi avrebbe chiesto trecentoeuro (nel frattempo era cambiato il conio) sempre per il solito quarto d'ora. E così fu.
Poi ho smesso di fare il "pistola" col calcio e di Lelli non ne ho più avuto il bisogno.
Ma perchè vi racconto tutto ciò?...semplice...oggi abbiamo operato, con successo, Il Capitano, il mio "Francy", alla testa.
Da ormai oltre un anno stavamo monitorando una piccola ciste che era sbucata sulla tempia destra. Con il tempo, Francesco cresceva, e con lui cresceva anche sto maledetto bernoccolo. Qualcosa andava fatto.
Non è stato difficile applicare al mio bimbo la "filosofia di Lelli", per cui, senza nulla togliere a tutti i più grandi chirurghi del mondo, io e la Fede (meparemoglie) ci siamo affidati a chi fa questo, e bene, tutti i giorni, e lo fa esclusivamente sui bambini, ovvero il reparto di Chirurgia Pediatrica dell'Ospedale di Padova, e nella fattispecie, le mani fatate sono state quelle del Dottor Faggin. Senza cadere nel retorico, nel mieloso, nel padre dalla lacrima facile, NON augurerei nemmeno a quel ma**le di Fiorito di dover incrociare la propria vita e quella del proprio figlio (se ce l'ha, non lo so) con un reparto di quel genere. E per "quel genere" intendo descrivere non chi ci lavora, ma chi purtroppo è costretto ad occuparne i posti letto. Al contempo però obbligherei tutte le teste di c***o che ho incontrato nella vita, o che reputo tali dai discorsi che fanno (Fiorito compreso), di farci una bella gita di due giorni (a me ne è bastato uno solo). Qualcosa in loro cambierebbe...di sicuro.
Vi assicuro che oggi, condividere la stanza con piccoli, piccolissimi esserini, alcuni di questi molto malati, mi ha fatto veramente gelare il sangue più di una volta. Sentire che un bimbo di due anni ha un tumore e fa la chemio, o vedere un bimbo di un anno con il catetere e le piaghe da decubito, mi hanno impressionato a tal punto che quasi mi vergognavo della piccola ciste del nostro Francesco. Certo tanto piccola non era, certo la TAC aveva "detto" che andava tolta con urgenza, certo stava intaccando l'osso, certo comunque è sempre un intervento ad un bimbo di due anni, con anestesia, cazzi e mazzi, certo tutto quello che volete...ma era pur sempre una ciste. Io domani porto via da quell'ospedale il mio bimbo, e la sua mamma che ora sta dormendo al suo fianco, e lascio lì Edoardo, Erik, Luca, e tanti altri, lascio le loro mamme, molto più coraggiose di me, i loro papà al lavoro tutto il giorno, ma ai piedi del letto dei loro bimbi dalle 20 alle 21.30, anche se l'ora di visita finisce alle 21. Lascio le loro storie tristi, con la certezza però che le lascio nel posto migliore del mondo, in cui lavorano le persone migliori al mondo e che, credo debbano avere una certa VOCAZIONE quasi spirituale, come se fossero preti e suore senza velo, altrimenti non potrebbero stare tutto il giorno, tutti i giorni, lì dentro...andrebbero, come minimo, a casa tutte le sere piangendo.
Alle pareti di questo grande luna park travestito da Ospedale, tantissime foto di bimbi sorridenti, salvati dal mio dottor Faggin e dai suoi colleghi. La mia ciste non credo sia all'altezza di poter ricoprire un pezzo di quelle pareti, ma, nel mio piccolo, questo post vuole essere "la mia foto" appesa. Il nostro Grazie.
Come quando muore un amico, e per due giorni ti domandi che senso abbia andare a lavorare, altrettanto quando frequenti un ospedale, ti chiedi che senso abbia incazzarsi per qualsiasi puttanata. Per questo, qualora qualcuno di voi non ci fosse già arrivato da solo, vi confermo che non ha senso incazzarsi per questo o quel cantiere che la giunta ha deciso di aprire in città, solo perchè vi fa magari allungare il giro della mattina per andare al lavoro, o perdere tre minuti in più per andare a firmare a favore e o contro l'elezione di Renzi (non so ancora a che cosa!!). Qualcuno pagherebbe, probabilmente non per votare renzi, ma certamente per fare la coda, in auto, tre minuti in più e stare tre minuti in meno in un letto d'ospedale.

Ora vi saluto con l'ultimo tweet della serata...dedicato a mia moglie...direttamente da Mahatma, il piadinaro sottocasa...:

"Oggi dopo la conferma che Francy è super...E che ho una family stupenda....ho imparato che anche gli indiani sanno fare benissimo una Piada!"


buonanotte

meparetotti



4 commenti:

  1. Ciao, sono la mamma di Giulio (l'amico di Francesco). Scusami se mi intrometto ma volevo lasciarvi un messaggio per dirvi che sono contenta che per Francesco sia andato tutto bene e sarà sicuramente stato coraggioso! Concordo con quanto scritto nel post. A volte ci lamentiamo per cose inutili quando ci sono dei bambini piccoli che già devono combattere contro qualcosa di più grande di loro, invece di poter giocare spensierati. Quando si è fortunati non ci si deve lamentare mai e spesso ce ne dimentichiamo. Un bacio a Francesco e a voi. A presto!

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  2. GRANDE FRANCESCCAAAAA!!!!!!!!!!!.........Prima di tutto GRAZIE.... e poi....mi fa piacere che sei anche tu una MEPARELETTRICE!!!....e un saluto a Giulio e al suo papà (che così difendo un po' la categoria).

    MEPARETOTTI

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    1. Ricambierò i saluti con piacere! Saluta la fede e un bacio a Francesco!

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  3. La fortuna ci piove davvero sulla testa, ed è un delitto non ricordarsi di usarla tutti i giorni.
    Davvero toccante gio

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