giovedì 30 luglio 2015

La prima foto parla da sola

Post scaccia-figa
Come promesso ecco il mio pensiero sul mercato della Roma, oggi.

Per il momento abbiamo preso un portiere, un centrocampista e un esterno.
Il portiere, a prescindere che abbia un nome impronunciabile, spero sia bravo. Onestamente, da romantico del calcio, l'arrivo di Casillas dal Real alla Roma mi sarebbe piaciuto molto, ma posso capire che strapagare un portiere, seppur bravo, che ha già circumnavigato più di una volta la boa del "quello che nella mia carriera dovevo fare, l'ho fatto", forse non era proprio la scelta migliore, per la squadra, per la classifica e anche per la borsa.

Continuando con gli arrivi, abbiamo preso solamente Iago Falque e Salah.
A mio avviso tutta roba che non ci serviva.
Ci stiamo riempiendo di centrocampisti e trequartisti esterni discreti, non eccezionali, quando alla Roma oggi servono difensori di qualsiasi zona, sia esterni che centrali (a prescindere dal fatto che terremo o meno Romagnoli), e soprattutto centravanti, punte centrali o attaccanti chiamateli come volete.

Il Capitano ha 39 anni, e nonostante ancora pensi più veloce di un ragazzino, "giochi di prima" che un ventenne "manco si sogna" e abbia una visione di gioco che pare giochi dal terzo anello, ha sempre 39 primavere. Il Capitano deve giocare la Coppa Italia, deve fare i 20 minuti finali quando si vince due a zero, ci danno un rigore e lui chiude la partita. Può giocare le partite "apparentemente" più facili, ma siamo nell'orbita di 10 massimo 15 presenze in una stagione, fatte a livelli eccezionali. Per il resto la fase offensiva va organizzata con altre facce, altri Campioni.
Non piace Destro (a me piaceva molto), vabbè lo regaleremo a qualche squadra, giusto perché ci faccia gol quando lo troveremo da avversario, ma bisogna acquistare.
Che sia Dzeko, o Ibra, la Roma ha bisogno del Campione, che faccia gol.
Non ci servono altre mezze cartucce (vedi Doumbia, Ibarbo & C.), di quelle siamo pieni.




In conclusione, da qualche anno siamo la seconda potenza del Campionato, ma nessuno sembra volere i nostri giocatori. "Mepare"...che la Roma sul mercato NON abbia peso specifico adeguato al rango e alla concretezza che la società ha invece su altre mille questioni (stadio, rapporto con la tifoseria, staff tecnico, etc...) nè in Italia ancor meno in Europa. Non riusciamo a vendere, e considerando che da qui in avanti il mercato sarà solo di saldi, ci ritroveremo costretti a svendere....se non a regalare.

Si SALDI chi può.

Meparetotti


mercoledì 29 luglio 2015

Cattolica, la piada e la "plin plin"

Sono così innamorato di Cattolica che alla domanda: "divertito o riposato?", quando la seconda risposta sottintende che ci si è tremendamente rotti le palle, io non ho dubbi, rispondo sempre divertito. Ma è la verità. Anche se ho fatto due giorni, un giorno o mezz'ora.
A volte si dice che non è il luogo ma la compagnia, ma provate voi ad andare con la vostra famiglia o i vostri migliori amici o con il vostro fidanzato in un posto di merda e concorderete con me che il quadro è importante, certo, ma senza cornice, non è la stessa cosa.
Oggi vi parlo della spiaggia di Cattolica. 

Scordatevi topless di trentenni supergnocche perizomate (per questo genere di "attrazioni" dovete salire fino a Riccione). La spiaggia a Cattolica è la vera family beach, in cui trovi tutta la vera famiglia italiana. Dal lunedì al venerdì, a luglio vanno per la maggiore i nonni ma anche un sacco di giovani madri, marginalmente interessate a quanta sabbia mangino i propri figli, perché alla ricerca della perfetta abbronzatura, per far rosicare i colleghi rimasti in ufficio.
Figli e nipoti, accompagnati o abbandonati, intanto sguazzano tra mare e piscina o scavano buchi che, a volte neanche un mini-escavatore riuscirebbe a far di meglio.
Il panorama degli under è vario e variopinto. A partire da qualche vero neonato, che la mamma (deficiente) ancora "flaccida in pancia", nonostante i 59 gradi all'ombra, non ha resistito a non portare a Cattolica per mostrarlo alle signore dell'ombrellone a fianco, ma per poi starsene in spiaggia solo dalle sette alle otto del mattino e per il resto chiusa in casa con il ventilatore acceso!!
Proseguendo per macro categorie di bambini, tra i 2 e i 10 anni c'è di tutto. Dagli "ingegneri civili" citati prima, intenti a cercare il petrolio o a costruire castelli con impianti di irrigazione che neanche i romani c'avevano mai pensato, a veri capitani di vascello alla guida di canotti a motore, oltre al solito coccodrillo gonfiabile, senza parlare del delfino, quello grande con i maniglioni laterali... che ancora devo capire come cazzo ci si sale sopra!!!


Dulcis in fundo, il tipico gruppo di giovani adolescenti, in piena tempesta ormonale, allergici al bagno in mare, che fa un po' sfigato, e perennemente parcheggiati su, tra il tavolo da ping- pong e il palco dell'animazione. Tra questi c'è sempre quello bello, due o tre normali, tra cui uno certamente con l'apparecchio ai denti, gli immancabili fratelli di colore e quelo grassottello. Sul fronte femminile, ovviamente c'è quella bellissima, quella già più sviluppata delle altre, un paio di normali, tra cui una con l'apparechhio ai denti e quella grassottella. Tutti sono sempre rigorosamente in costume, gli uomini già con Boxer largo, anche per evitare improvvisi momenti di "spiccata sensibilità" e le ragazzine, tutte con i costumi della Canalis o della Melissa Satta. 

Per la legge dei grandi numeri, quasi sempre, una di queste giovani donne, che, vista l'età, non ha ancora dimestichezza con i prodotti "Nuvenia" o simili, è in "quei giorni lì", per cui mi opta per il costume sopra e i pantaloncini sotto.
Tra il venerdì pomeriggio ed il sabato mattina, la Sacra famiglia finalmente si ricompone, e la spiaggia si popola di papà.
L'arrivo del papà, a volte, coincide con la partenza dei nonni, o perchè sufficientemente esausti dalla settimana di lavoro, o più semplicemente perchè l'appartamento non li conterrebbe più. 
In ogni caso la partenza della nonna rende felici i piadinari ed i ristoratori, perchè, "amore, non ti faccio cucinare, tra due giorni poi dobbiamo ritornare a casa, non stiamo neanche più a sporcar pentole":
La vita in spiaggia, quindi si allunga e si anima non di poco. I castelli diventano a due piani, dal momento che spesso il papà, al suo arrivo, porta in dote, un escavatore nuovo, o una paletta professionale, i canotti diventano piccoli yacht, ed i bagni tra mare e piscina riempiono tutto il resto del tempo, tanto che le mani dei papà lentamente si trasformano in pinne squamate a righe.
Il bello dela spiaggia è che è uguale per tutti. La sabbia è uguale per tutti, i castelli, i buchi, i bagni in mare sono uguali per tutti e rendono tutti uguali. Il semplice slippino, che non fa altro che evidenziare imbarazzanti pance, pancette e pancione, è bastardo, ma non è classista, per cui in spiaggia si vive in simbiosi, tra perfetti sconcosciuti, che potrebbero essere astronauti o semplici piloti di aerei da guerra, o semplici venditori di piattaforme.
Ma per tutti arriva il momento in cui, con atteggiamento da improvvisa necessità di fare un po' di sport, dicono al proprio figlio, con cui stanno giocando a riva: "amore, tu continua a scavare, io faccio una nuotata fino alla boa e ritorno". 
Dovete sapere che la boa a Cattolica è al limite della scogliera, a circa 30 metri dalla spiaggia, ma l'acqua arriva sempre appena sopra al ginocchio, e a stile libero è facile che gratti con le mani il fondo, per cui delle gran nuotate non è che se ne posso fare...fino alla boa, ma loro...non curanti...fanno comunque quelle tre o quattro bracciate, giusto per allontanarsi, si fermano, come per riposarsi un attimo dalla grande prestazione, si inginocchiano, restando così a bagno fin sopra il sedere, salutano il bimbo, innocente, rimasto a riva a giocare, e felici scrutano l'orizzonte.
Ci sono alcuni momenti in cui vicino alla boa, trovi un sacco di papà, in fila, tutti con la stessa faccia felice, tutti finti affaticati dalle tre bracciate che hanno fatto per arrivare, tutti che scrutano l'orizzonte.... ma cosa faranno mai?

meparetotti

giovedì 23 luglio 2015

Un brindisi di troppo

Non mi piacciono le persone che dopo i 30, diciamo 40 anni, ostentano ed esaltano, tramite qualsiasi mezzo di comunicazione, dai social alla parola, l'uso e soprattutto l'abuso di alcool. Non tanto perché io sia astemio, tutt'altro, e nemmeno perché voglia fare il salutista, tutt'altro, ma perché credo che ad una certa età non ci sia niente da stimarsi. 
Le sbronze ce le siamo prese tutti e ce le prendiamo tutti, ma non ne vedo, sopratutto a 40 anni, motivo di vanto, ma soprattutto non mi piace il fatto di raccontarlo sistematicamente. 
Al liceo, forse, per far colpo su una ragazza, dava quell'aria da "grande" che ci si aspettava portasse ad un "colpo di fulmine", ma superata la soglia degli "anta"...no dai. 
Con questo, lungi da me il voler giudicare lo stile di vita di chiunque, a questo mondo, e sopratutto su queste mie pagine, ognuno fa, pensa e dice ciò che vuole, ma penso che parlare o scrivere solamente di "quanto ero duro ieri", denota una pochezza di argomenti imbarazzante.
Dulcis in fondo, tutto questo assume connotati veramente, ma veramente tristi (chiaramente sempre dal mio punto di vista) quando tutto questo lo fa una donna.
Diceva Seneca (forse non era lui, ma credo non ci farà causa): "Cosa c'è peggio di un uomo molesto e fradicio?.....semplice....una donna molesta e fradicia".

Forse perchè al Liceo, mi è capitato più di una volta di vederne, aiutarne, sorreggerne qualcuna, che poi per ringraziarmi, si andava ad imboscare con un altro, o forse perchè una volta "accompagnata" da quell'altro, a quel punto mi ubriacavo io, diventavo molesto e poi combinavo qualche guaio, ma la donna per me deve essere crocerossina, non fradicia.
Concepisco la "balla al femminile" solo nei giorni del Palio. 
Anzi in quei giorni dovrebbero gestire la somministrazione di acqua in maniera inversamente proporzionale all'età. Più sei giovane più acqua ti metto in tavola.....più invecchi meno acqua e più vino, fino a vietare la somministrazione di acqua sopra i 30 anni.
Lo so, è un controsenso, rispetto a tutto quello che ho appena finito di scrivere...ma il Palio è tutto un controsenso.


Concludendo vi saluto...e vado a bere una birra ghiacciata.



Alla salute e buonanotte.



Meparetotti


P.S.: Da questo discorso, che rileggendolo due volte, me pare già troppo serio, opportunista e "#...dachepulpito" vorrei escludere tutti i miei amici alcolizzati, che hanno i loro buoni motivi, e le donne venete...che hanno gli stessi buoni motivi.



martedì 21 luglio 2015

Guardo il mondo e...invecchio felice

 
Adoro i bimbi che piangono disperati quando non gli compri un gioco. E adoro quando gli dici che glielo compri e restano 2 ore dentro il negozio a studiare quale gioco prendere. Anche a 4 anni si rendono conto che hanno tutto, anche troppo, e onestamente non hanno bisogno di niente, ma non si può perdere l'occasione di prendere qualcosa. Alla fine prendono la cosa più stupida, ma sono felici...ed io più di loro.


Penso che sono stato fortunato a vivere una adolescenza senza telefonini e whattsapp....sai quanto avrei rotto le palle, e sofferto?

Adoro le turiste che si comprano una bottiglia di vino rosso, due bicchieri di plastica e se la bevono sedute in piazza di Spagna. Solitamente scalze. Solitamente fighe.

Sono consapevole che non è proprio una cosa rivoluzionaria, ma ho scoperto che mondo si rompe qualsiasi cosa. Dicono che i giapponesi fanno le cose che dopo un determinato numero di utilizzi si rompe, per obbligare il consumatore a cambiarla e a muovere l'economia.
Si rompono le macchinine di plastica, come i Rolex, le Ferrari come i trenini. Si rompono i vestiti, i banconi dei bar, le scarpe. Si rompono i sogni di gloria, si rompono i lucchetti delle casseforti e si rompono i maroni.
Una cosa non si rompe mai.

Non si rompe mai lo strano marchingegno che conta e sputa i soldi del bancomat. Io darei il nobel a chi lo ha inventato, ma non tanto perché è perfetto e affidabile, ma per la "stronzaggine", come quando tuo fratello maggiore ti dice a 5 anni che Babbo Natale non esiste. I sogni, anche se stupidi e infantili, devono avere sempre un barlume di verità o una leggenda metropolitana che li mantiene vivi, perché sfido chiunque a non aver mai sperato che invece dei canonici due pezzi da 20 e uno da 10 euro, uscisse una montagna di bei cinquantoni.

Se lo stato mettesse un gazebo nella sola piazza di Spagna a vendere bastoncini per i selfie "statali"...potremmo tranquillamente raddoppiare il numero dei parlamentari.






Meparetotti

giovedì 16 luglio 2015

Non riesco a fare un discorso serio


Nonostante il mio impegno sia totale, la mia attenzione massima, e nonostante sia consapevole di fare una cosa contro le regole, non riesco a non andare in senso contrario nelle corsie dei parcheggi dei centri commerciali.

#perdonatemi #èpiùfortedime #passoinfrettaevado #semettonoivigilisonorovinato #maseinvecelegiratevoi?

Una vita contromano.

Sarà il caldo


Meparetotti

P.S.: La foto, lo so, non c'entra niente, ma come si fa a non pubblicarla? 

mercoledì 15 luglio 2015

Oheee...OheOheOheeee....Vascoooo....Vascoooo


Vasco a Padova.
A volte la frenesia, gli impegni, le incazzature, i problemi, ma anche le cose belle, non ci fanno accorgere del tempo che, inesorabilmente passa. 
Poi un giorno ti alzi da letto, hai i biglietti per il concerto di Vasco, vai a lavorare e dici a tua moglie: "Amore ci vediamo a casa verso le sei, e poi partiamo per Padova"....e ti accorgi così...che stai invecchiando. 
L'orario di arrivo ad un concerto di Vasco, ho scoperto essere uno dei miei termometri del tempo che passa. Dopo 25 anni di onorata carriera di seguace del Vasco-cantante, Vasco-profeta, Vasco-stile di vita, sono sempre felice di esserci, perché il concerto di Vasco non è solo un concerto, ma un evento. A partire dal 1990 del "Liberi Liberi Tour", ho visto spostarsi sempre più avanti l'orario di arrivo. Per cui se da ragazzo andavo al mattino alle 9, con zaino in spalla pieno di roba da bere e con i cancelli che aprivano alle 15, pian piano ho spostato sempre un pochino più avanti l'orario di arrivo, simultaneamente svuotando lentamente lo zaino, meno panini e più Coca e Rhum, meno Coca e Rhum e più casse di birra, fino ad arrivare an un accomodante e laconico: "Ci prendiamo un panino ed una birra al baracchino davanti allo stadio".
Per il resto, Lui è sempre Lui. Vasco sul palco è a casa sua. Certamente il tempo è passato anche per lui, fa qualche salto in meno, ma è in grande forma, sempre uno spettacolo vero, lui come la sua band.  

Immenso....e basta.

Meparetotti 

P.S.: e il famoso Popolo di Vasco?...i soliti "fatticci"...alternati da qualche new entry..."fatticci" col passeggino, ed ex fatticci con i capelli bianchi.



BBBZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZ.............................Anche le api vanno in vacanza


Stanche di volare di fiore in fiore tutto l'anno, le api, d'estate si trovano tutte intorno ai bidoni del pattume lungo le passerelle (roventi) dei bagni in spiaggia.

#buccedibanana #nocciolidipesca #pannoliniusati #apipertutti


meparetotti

giovedì 2 luglio 2015

#Ecchesaràmai !!

Sottotitolo: Per un "tramonto" non si è mai scandalizzato nessuno

SVOLGIMENTO:

Cecilia....ma....sei proprio sicura che il titolo della foto proprio quello giusto?

CONCLUSIONE:

Cecilia....sono confuso....ma...non stava venedo sera?

#sischerza 
#chic 
#cosanonsifaperunLike

Meparetotti