martedì 31 dicembre 2013
lunedì 30 dicembre 2013
martedì 17 dicembre 2013
Grazie Professore...
Nonostante il nome, come ben sapete, difficilmente parlo di calcio e della mia romanità, ma qualche eccezione è giusto farla, per giustificare "appunto" il Meparenome (che poi il "Capitano" magari ci rimane male), e per soddisfare, in questo caso la mia voglia di raccontarvi questa serata....diciamo...diversa dalle altre.
Poteva essere uno di quesi laboriosi lunedì di posticipo, indaffarato tra lo sparecchiamento della tavola, l'addormentamento di Patatino, e il collegamento "a scrocco" sul MySky del fratello per godermi la partita. E poi invece accade che, come all'improvviso, grazie al personaggio di copertina, ti ritrovi a San Siro, alla scala del calcio, primo anello tribuna rossa, con questa visuale, coccolato
dalle piu belle gnocche della terra (altro che steward), a goderti un Milan-Roma, che definir d'alta classifica è un eufemismo per la parte avversa, ma che comunque definiamo Big-match, considerando soprattutto l'epilogo.
Io e l'avvocato, uniti da fratellanza milano-romanista sanguigna, arriviamo a San Siro con larghissimo anticipo, alle 17.45 siamo sul posto. "...Sai, magari troviamo nebbia, magari un incidente, magari la coda in tangenziale". Ci dirigiamo subito al box 68, dove sempre l'amico di copertina ci aveva mandato per il ritiro dei biglietti.
L'avvocato, con voce impostata, tra il disinteressato e il "speriamo ci siano", spiega alla signorina (gnocca pure quella) chi siamo e perchè, ma riceve un laconico: "Mi dispiace, qui non ci siete".
"No....guardi c'è un errore...non siamo mica amici del vice-magazziniere col contratto in scadenza" continua l'avvocato, ora con la voce tra il disturbato e il "...oh..cazzo".
La signorina, capisce al volo il nostro stato di bambini quarantenni pronti per il giro in giostra gratis (perchè amici del giostraio) e ci tranquillizza:"Ho capito, i vostri biglietti, arrivano con la squadra, è che ora è un po' presto! Provate a ripassare più tardi".
Non mi dilungo sull'attesa, ma l'amico di copertina è persona seria, per cui, ad un certo punto entriamo.
Avevo già visto San Siro altre volte, per concerti di Vasco, ma per una partita di calcio mai.
So da sempre che di qualsiasi cosa si può dire che "è lo specchio della società", ma voglio rimarcare che San Siro, con il Milan in casa, rispetta fedelmente questo detto. Per cui, se il mondo si divide in paesi ricchi, paesi poveri ma che cercano di fare i ricchi e paesi sottosviluppati, ecco lo stadio è lo stesso.
La tribuna rossa, o tribuna centrale, (la nostra "Montemario" per capirci), è la concentrazione di tutto quello che, fino a ieri, credevo col calcio vero non c'entrasse nulla, ma invece mi sono reso conto, proprio ieri sera, che invece c'entra tantissimo. Tantissimo perchè il calcio, a quei livelli, è giocato da gente ricca, che ha bisogno di gente ancora più ricca che paghi, ma che per essere ricca deve offrire a ricchi la possibilità di sentirsi ricchi e vivere da ricchi anche allo stadio. Non fraintendetemi, questo non vuole essere un discorso comunista o sulla fame del mondo, ma è solamente una descrizione di ciò che è normalissimo per tutti quelli che erano intorno a me, un pò meno per il sottoscritto (che comunque c'ha messo 5 minuti ad ambientarsi. P.S. Non faccio parte di quelli che ..."in ferie si annoiano").
La tribuna centrale è tutta piena di ristoranti, executive lounge e sky box, in cui personaggi più o meno noti mangiano e bevono in continuazione. Prima della partita, lasagnetta e champagnino, tra i due tempi, una tagliatina al pepe verde e un calice di Brunello, dopo la partita un pezzo di formaggio, giusto per pulirsi la bocca e un buon dolce.
Chiaramente, io partito gasato fino alla morte per i tre punti da prendere a sta squadra de morti, divorato dal dubbio se "Totti giocherà o no?", rinfrancato dal ritorno di Destro dal primo minuto, e dal momento di forma di Danielino, mi lascio subito coinvolgere dal contorno, dall'inutile, dal Vippaggio vario, inizio a fotografare qualsiasi cosa, anche con la consepevolezza che sto facendo delle foto di merda, ma ormai la giostra è partita, devo immortalare ogni attimo. (ok...non facciamoci riconoscere come i soliti burini...ma...quando me ricapita?)
La partita comincia, me la godo, giochiamo bene, passiamo in vantaggio, scopro di non esser l'unico tifoso romanista i tribuna, per cui mi lascio anche andare a commenti civili ma di dichiarata fede. Loro pareggiano, noi ripassiamo in vantaggio e loro ri-pareggiano. Sul finale rischiamo quasi anche di perdere. Il calcio spesso è infingardo e poco rispettoso, bugiardo e traditore. Il pareggio accontenta tutti e nessuno, ma non c'è tempo di pensare a cosa non ha funzionato, la tenuta atletica, le sostituzioni o l'arbitraggio, perchè il triplice fischio ha chiuso sì, il sipario sull'evento sportivo, quello per cui credevo di esser venuto....ma noi ormai siamo gente importante, da executive lounge...c'è da andare bere l'ultimo spumantino, con una fetta di Panettone...sapete...è quasi Natale.
E così, come tutti, facciamo. Ultima strafogata, e poi si riparte....noi, purtroppo non con l'ascensore privato per scender nei sotterranei dove la macchina è calda, ma a piedi, con zero gradi...sapete all'avvocato piace parcheggiare praticamente a Piacenza...sai...per non restare imbottigliati nel traffico tentacolare della tangenziale...o forse per digerire.
meparetotti
Poteva essere uno di quesi laboriosi lunedì di posticipo, indaffarato tra lo sparecchiamento della tavola, l'addormentamento di Patatino, e il collegamento "a scrocco" sul MySky del fratello per godermi la partita. E poi invece accade che, come all'improvviso, grazie al personaggio di copertina, ti ritrovi a San Siro, alla scala del calcio, primo anello tribuna rossa, con questa visuale, coccolato
dalle piu belle gnocche della terra (altro che steward), a goderti un Milan-Roma, che definir d'alta classifica è un eufemismo per la parte avversa, ma che comunque definiamo Big-match, considerando soprattutto l'epilogo.
Io e l'avvocato, uniti da fratellanza milano-romanista sanguigna, arriviamo a San Siro con larghissimo anticipo, alle 17.45 siamo sul posto. "...Sai, magari troviamo nebbia, magari un incidente, magari la coda in tangenziale". Ci dirigiamo subito al box 68, dove sempre l'amico di copertina ci aveva mandato per il ritiro dei biglietti.
L'avvocato, con voce impostata, tra il disinteressato e il "speriamo ci siano", spiega alla signorina (gnocca pure quella) chi siamo e perchè, ma riceve un laconico: "Mi dispiace, qui non ci siete".
"No....guardi c'è un errore...non siamo mica amici del vice-magazziniere col contratto in scadenza" continua l'avvocato, ora con la voce tra il disturbato e il "...oh..cazzo".
La signorina, capisce al volo il nostro stato di bambini quarantenni pronti per il giro in giostra gratis (perchè amici del giostraio) e ci tranquillizza:"Ho capito, i vostri biglietti, arrivano con la squadra, è che ora è un po' presto! Provate a ripassare più tardi".
Non mi dilungo sull'attesa, ma l'amico di copertina è persona seria, per cui, ad un certo punto entriamo.
Avevo già visto San Siro altre volte, per concerti di Vasco, ma per una partita di calcio mai.
So da sempre che di qualsiasi cosa si può dire che "è lo specchio della società", ma voglio rimarcare che San Siro, con il Milan in casa, rispetta fedelmente questo detto. Per cui, se il mondo si divide in paesi ricchi, paesi poveri ma che cercano di fare i ricchi e paesi sottosviluppati, ecco lo stadio è lo stesso.
La tribuna rossa, o tribuna centrale, (la nostra "Montemario" per capirci), è la concentrazione di tutto quello che, fino a ieri, credevo col calcio vero non c'entrasse nulla, ma invece mi sono reso conto, proprio ieri sera, che invece c'entra tantissimo. Tantissimo perchè il calcio, a quei livelli, è giocato da gente ricca, che ha bisogno di gente ancora più ricca che paghi, ma che per essere ricca deve offrire a ricchi la possibilità di sentirsi ricchi e vivere da ricchi anche allo stadio. Non fraintendetemi, questo non vuole essere un discorso comunista o sulla fame del mondo, ma è solamente una descrizione di ciò che è normalissimo per tutti quelli che erano intorno a me, un pò meno per il sottoscritto (che comunque c'ha messo 5 minuti ad ambientarsi. P.S. Non faccio parte di quelli che ..."in ferie si annoiano").
La tribuna centrale è tutta piena di ristoranti, executive lounge e sky box, in cui personaggi più o meno noti mangiano e bevono in continuazione. Prima della partita, lasagnetta e champagnino, tra i due tempi, una tagliatina al pepe verde e un calice di Brunello, dopo la partita un pezzo di formaggio, giusto per pulirsi la bocca e un buon dolce.
Chiaramente, io partito gasato fino alla morte per i tre punti da prendere a sta squadra de morti, divorato dal dubbio se "Totti giocherà o no?", rinfrancato dal ritorno di Destro dal primo minuto, e dal momento di forma di Danielino, mi lascio subito coinvolgere dal contorno, dall'inutile, dal Vippaggio vario, inizio a fotografare qualsiasi cosa, anche con la consepevolezza che sto facendo delle foto di merda, ma ormai la giostra è partita, devo immortalare ogni attimo. (ok...non facciamoci riconoscere come i soliti burini...ma...quando me ricapita?)
La partita comincia, me la godo, giochiamo bene, passiamo in vantaggio, scopro di non esser l'unico tifoso romanista i tribuna, per cui mi lascio anche andare a commenti civili ma di dichiarata fede. Loro pareggiano, noi ripassiamo in vantaggio e loro ri-pareggiano. Sul finale rischiamo quasi anche di perdere. Il calcio spesso è infingardo e poco rispettoso, bugiardo e traditore. Il pareggio accontenta tutti e nessuno, ma non c'è tempo di pensare a cosa non ha funzionato, la tenuta atletica, le sostituzioni o l'arbitraggio, perchè il triplice fischio ha chiuso sì, il sipario sull'evento sportivo, quello per cui credevo di esser venuto....ma noi ormai siamo gente importante, da executive lounge...c'è da andare bere l'ultimo spumantino, con una fetta di Panettone...sapete...è quasi Natale.
E così, come tutti, facciamo. Ultima strafogata, e poi si riparte....noi, purtroppo non con l'ascensore privato per scender nei sotterranei dove la macchina è calda, ma a piedi, con zero gradi...sapete all'avvocato piace parcheggiare praticamente a Piacenza...sai...per non restare imbottigliati nel traffico tentacolare della tangenziale...o forse per digerire.
meparetotti
sabato 14 dicembre 2013
Dì un po'… secondo te dove lo festeggia il capodanno Toninho Cerezo?
L'altro giorno ascoltavo Ale Cattelan su radio Deejay.
L'argomento erano gli Anni '80, e chiaramente il fil rouge che accompagnava tutti gli interventi erano gli spezzoni di Vacanze di Natale. Alessandro prende una telefonata di un ascoltatore...molto giovane...che, tra una chiacchierata e n'altra dice di non conoscere VACANZE DI NATALE. (cioè, cerchiamo di capire...non è che lo conosce, ma non l'ha mai visto...questo proprio non sa di cosa stiamo parlando!)
Immediatamente rimango un po' così...attonito. Penso...impossibile non averne mai sentito parlare!!! Alessandro prova ad insistere...ma...nulla. Tabula rasa. Questo giovane, certamente calpestato dai brufoli e certamente dedito a farsi video seminudo in casa, nella sparanza che qualche sua compagna di classe li veda e se ne innamori, NON conosce "battuta regolare 15-0"...non conosce "la Signora Fusilli"...tantomeno "C'avemo'n fjo frocio!!!"
Allora penso che al mondo ci sono cose che NON si possono NON conoscere , certo possono non piacere, si possono non condividere, ma non si può restare richiusi tra i "One Direction" e "X Factor" !!!
Non si può non aver visto almeno una volta i gol mondiali di Grosso o di Tardelli, oppure Italia-Brasile del 1982.
O l'ultima puntata di "Non è la Rai", o Pavarotti che canta Nessundorma, o Pantani che vince una tappa in salita al Tour, o Schumacher che salta sul podio o Valentino che litiga con Biaggi.
Non si può ignorare Totò che si mette gli spaghetti in tasca, o "Noi volevan savuar..."
Sono libri di storia contemporanea...che non c'entra quanti anni hai...ma che vanno studiati.
Da Pertini che gioca a briscola in aereo...con Zoff, Causio e Bearzot, a Totti che "ve purga", da "I have a dream" al "Stay Foolish..."...e chissà quante altre milioni cose ci sarebbero da aggiungere...ma è notte...la mia famiglia dorme...ed ora la raggiungo.
buonanotte
meparetotti
L'argomento erano gli Anni '80, e chiaramente il fil rouge che accompagnava tutti gli interventi erano gli spezzoni di Vacanze di Natale. Alessandro prende una telefonata di un ascoltatore...molto giovane...che, tra una chiacchierata e n'altra dice di non conoscere VACANZE DI NATALE. (cioè, cerchiamo di capire...non è che lo conosce, ma non l'ha mai visto...questo proprio non sa di cosa stiamo parlando!)
Immediatamente rimango un po' così...attonito. Penso...impossibile non averne mai sentito parlare!!! Alessandro prova ad insistere...ma...nulla. Tabula rasa. Questo giovane, certamente calpestato dai brufoli e certamente dedito a farsi video seminudo in casa, nella sparanza che qualche sua compagna di classe li veda e se ne innamori, NON conosce "battuta regolare 15-0"...non conosce "la Signora Fusilli"...tantomeno "C'avemo'n fjo frocio!!!"
Allora penso che al mondo ci sono cose che NON si possono NON conoscere , certo possono non piacere, si possono non condividere, ma non si può restare richiusi tra i "One Direction" e "X Factor" !!!
Non si può non aver visto almeno una volta i gol mondiali di Grosso o di Tardelli, oppure Italia-Brasile del 1982.
O l'ultima puntata di "Non è la Rai", o Pavarotti che canta Nessundorma, o Pantani che vince una tappa in salita al Tour, o Schumacher che salta sul podio o Valentino che litiga con Biaggi.
Non si può ignorare Totò che si mette gli spaghetti in tasca, o "Noi volevan savuar..."
Sono libri di storia contemporanea...che non c'entra quanti anni hai...ma che vanno studiati.
Da Pertini che gioca a briscola in aereo...con Zoff, Causio e Bearzot, a Totti che "ve purga", da "I have a dream" al "Stay Foolish..."...e chissà quante altre milioni cose ci sarebbero da aggiungere...ma è notte...la mia famiglia dorme...ed ora la raggiungo.
buonanotte
meparetotti
sabato 7 dicembre 2013
Vita.....spericolata....!!!!!!
Compri casa, tralascio tutto il resto, sennò scrivo un libro.
Arredi il bagno...scegli le ceramiche, gli "appendi asciugamani" (che tecnicamente non so come si chiamino), e poi prendi anche un bel l'attaccapanni, di quelli che attacchi all'incrocio delle piastrelle, con la punta del "9", dietro la porta, giusto che tenga, ci devi attaccare solo l'accappatoio, che quando è bagnato, magari è un po' pesante.
Dopo un mese quell'attaccapanni ha almeno 5 kg di vestiti. Quel misero "gancetto" nato giusto per un accappatoio, ora si comporta da gancio di gru (solo grazie alla vite del "9"). C'è talmente tanta roba attaccata che la porta fatica ad aprirsi. Ormai non ricordi nemmeno cosa c'è sotto quella montagna appesa. Le stagioni passano, arriva l'inverno, e sicuramente ci sarà ancora un costume da bagno. Non vorresti indagare! A te basta che l'accappatoio si riesca ad agganciare, non ti importa se lo fa su 3 pigiami e 2 camicie. Ma inesorabile come la maestra che ti chiamava alla lavagna proprio quel giorno che non avevi fatto un cazzo, arriva il diktat della moglie: "O sistemi il bagno o aggiungi un'altro gancio!!!".
Non c'è dubbio che l'idea di sistemare non rientra proprio nelle tue necessità, ma per quieto vivere lo fai. Metti a lavare il costume, qualche calzino, un po' di pigiami e magliette e ti ritrovi solo con il tuo accappatoio. Ma il tuo senso dell'ordine e la tua, comunque sfrenata, voglia di far buchi e di passare un pomeriggio al Brico, ti fanno dire:"Amore, comunque io metterei un secondo gancio...giusto per la tuta da casa!". Il trapano ormai conosce la strada...e tac....il secondo gancio è montato. All'incrocio delle piastrelle a fianco, lucido e ben saldo alla parete (sempre grazie alla punta del "9").
Passano due settimane e come per magia non hai solo un gancio pieno di vestiti....bensì due!!!! La porta decisamente non si apre più, l'accappatoio è stato sfrattato al rubinetto della doccia e ormai il tuo armadio è semivuoto...tutto è appeso in bagno.
A questo punto....tua moglie.......ehmmm.....meglio che mi fermo qui.
Buonanotte
Meparetotti
Arredi il bagno...scegli le ceramiche, gli "appendi asciugamani" (che tecnicamente non so come si chiamino), e poi prendi anche un bel l'attaccapanni, di quelli che attacchi all'incrocio delle piastrelle, con la punta del "9", dietro la porta, giusto che tenga, ci devi attaccare solo l'accappatoio, che quando è bagnato, magari è un po' pesante.
Dopo un mese quell'attaccapanni ha almeno 5 kg di vestiti. Quel misero "gancetto" nato giusto per un accappatoio, ora si comporta da gancio di gru (solo grazie alla vite del "9"). C'è talmente tanta roba attaccata che la porta fatica ad aprirsi. Ormai non ricordi nemmeno cosa c'è sotto quella montagna appesa. Le stagioni passano, arriva l'inverno, e sicuramente ci sarà ancora un costume da bagno. Non vorresti indagare! A te basta che l'accappatoio si riesca ad agganciare, non ti importa se lo fa su 3 pigiami e 2 camicie. Ma inesorabile come la maestra che ti chiamava alla lavagna proprio quel giorno che non avevi fatto un cazzo, arriva il diktat della moglie: "O sistemi il bagno o aggiungi un'altro gancio!!!".
Non c'è dubbio che l'idea di sistemare non rientra proprio nelle tue necessità, ma per quieto vivere lo fai. Metti a lavare il costume, qualche calzino, un po' di pigiami e magliette e ti ritrovi solo con il tuo accappatoio. Ma il tuo senso dell'ordine e la tua, comunque sfrenata, voglia di far buchi e di passare un pomeriggio al Brico, ti fanno dire:"Amore, comunque io metterei un secondo gancio...giusto per la tuta da casa!". Il trapano ormai conosce la strada...e tac....il secondo gancio è montato. All'incrocio delle piastrelle a fianco, lucido e ben saldo alla parete (sempre grazie alla punta del "9").
Passano due settimane e come per magia non hai solo un gancio pieno di vestiti....bensì due!!!! La porta decisamente non si apre più, l'accappatoio è stato sfrattato al rubinetto della doccia e ormai il tuo armadio è semivuoto...tutto è appeso in bagno.
A questo punto....tua moglie.......ehmmm.....meglio che mi fermo qui.
Buonanotte
Meparetotti
martedì 3 dicembre 2013
Saggezza ecclesiastica....
"Il miglior modo per educare un figlio è farne un'altro"
Un prete
Meparecheglihodatoascolto
Un prete
Meparecheglihodatoascolto
Meparetotti
mercoledì 27 novembre 2013
Mepareunamarchetta
Ogni volta che entro in un centro commerciale, un Mediaworld o simili, sono sempre attratto dagli Apple Store, Corner (o come diavolo si chiamano)...non tanto perche' mi debba
comprare un tablet, ma perche' devo assolutamente caricare la "Mepare Homepage". E'
diventata una forma di piccola mania pubblicitaria. Non resisto. Dove c'e' un computer
acceso con internet libero, io ci schiaffo un Meparetotti e me ne vado.
E poi penso....Quanto resisterà? Poco?...tanto?...Se passa un commesso me lo cancella?...o lo legge?...e se passa un "editore" e rimane folgorato?...e se passa Fiorello e mi commenta, magari direttamente dallo store?...e se passa un curioso che si segna l'indirizzo e mi va a leggere a casa?...che poi magari si appassiona, lo consiglia alla moglie che lo consiglia all'amante che magari è sposato con la sorella del direttore generale di chissa' quale radio o televisione? Insomma...i treni non è che passano una volta a tutti, c'è chi non ne ha mai visto uno, c'è chi sale su quelli sbagliati o chi lentamente, sta costruendo una stazione, giusto per capire se correndo sulla passerella riesce a beccarne uno anche al volo!!!!
Un po' come quando, dopo la sfilata di Valentino, intervistano la solita modella bellissima, ed alla solita domanda, "Cosa hai fatto per arrivare fin qui"...lei serenamente risponde: "Nulla, passeggiavo per l'Apple Store di New York, rimasi folgorata da un blog italiano, di cui non ricordo il nome, rimasto aperto probabilmente da chi era passato prima di me. Mi fermai così a leggerlo, sapete, la mia bisnonna era di Ferrara ed un po' l'Italiano lo capisco, e nel mentre passò da lì Helmut Newton, che probabilmente si voleva comprare un tablet e che rimase folgorato, a sua volta, dal mio sorriso....ed ecomi arrivata qui. Certo senza quel blog, forse avrei tirato dritto, Newton, non mi avrebbe notata, e magari, sarebbe stato folgorato lui da quello strano Blog Italiano!!!"
......te possino!!!
Se avete la mia stessa malattia, mandatemi una foto di un Meparetotti su qualche Apple center del mondo....e se non avete questa insana malattia...beh...sarebbe ora vi venisse...che scoppiare di salute non fa mica bene!!!
Meparetotti.
P.S.: La foto ovviamente è stata scattata al Mediaworld di Bari
E poi penso....Quanto resisterà? Poco?...tanto?...Se passa un commesso me lo cancella?...o lo legge?...e se passa un "editore" e rimane folgorato?...e se passa Fiorello e mi commenta, magari direttamente dallo store?...e se passa un curioso che si segna l'indirizzo e mi va a leggere a casa?...che poi magari si appassiona, lo consiglia alla moglie che lo consiglia all'amante che magari è sposato con la sorella del direttore generale di chissa' quale radio o televisione? Insomma...i treni non è che passano una volta a tutti, c'è chi non ne ha mai visto uno, c'è chi sale su quelli sbagliati o chi lentamente, sta costruendo una stazione, giusto per capire se correndo sulla passerella riesce a beccarne uno anche al volo!!!!
Un po' come quando, dopo la sfilata di Valentino, intervistano la solita modella bellissima, ed alla solita domanda, "Cosa hai fatto per arrivare fin qui"...lei serenamente risponde: "Nulla, passeggiavo per l'Apple Store di New York, rimasi folgorata da un blog italiano, di cui non ricordo il nome, rimasto aperto probabilmente da chi era passato prima di me. Mi fermai così a leggerlo, sapete, la mia bisnonna era di Ferrara ed un po' l'Italiano lo capisco, e nel mentre passò da lì Helmut Newton, che probabilmente si voleva comprare un tablet e che rimase folgorato, a sua volta, dal mio sorriso....ed ecomi arrivata qui. Certo senza quel blog, forse avrei tirato dritto, Newton, non mi avrebbe notata, e magari, sarebbe stato folgorato lui da quello strano Blog Italiano!!!"
......te possino!!!
Se avete la mia stessa malattia, mandatemi una foto di un Meparetotti su qualche Apple center del mondo....e se non avete questa insana malattia...beh...sarebbe ora vi venisse...che scoppiare di salute non fa mica bene!!!
Meparetotti.
P.S.: La foto ovviamente è stata scattata al Mediaworld di Bari
lunedì 18 novembre 2013
MEPARECHEVOLEVODIRECHE.....
Da discreto fruitore di "social" (Facebook su tutti), sono sempre
più colpito come questo, sia utilizzato da tante persone per mandare
"messaggi subliminali". Alcuni completamente incomprensibili, altri
invece chiaramente traducibili ma solo da chi ne conosce il contesto.
Un
po' come nel mondo mafioso quando il pizzino che recitava, "prendi 5 kg
di carciofi", valeva per una spesa di esplosivo e non di verdura,
oppure quando da giovane, 5 grammi di fumo potevano essere 5 birre, 5
fiori per la ragazza o 5 pizze margherite.
Ora
che sono un "vecchietto", a cui piace, nonostante le difficoltà, parlare
direttamente alle persone, e che ha smesso pure di fumare, anche le
sigarette, non mi resta che divertirmi nell' interpretare i "fatti
vostri" (visto che, in parte, ci tenete a raccontarceli).
Non voglio giudicare, non sono così interessato a tal punto da voler esprimere un giudizio, che, come tutti i giudizi, farebbe certamente scontento qualcuno, ma mi piacerebbe sapere perché si sceglie il "mezzo social" per raccontare solo un po' dei propri segreti.
Non voglio giudicare, non sono così interessato a tal punto da voler esprimere un giudizio, che, come tutti i giudizi, farebbe certamente scontento qualcuno, ma mi piacerebbe sapere perché si sceglie il "mezzo social" per raccontare solo un po' dei propri segreti.
Una
volta i confidenti e/o le migliori amiche (trattasi comunque di roba più da donne che da uomini) erano tali, perché erano
l'unico sfogo, erano le proprietarie dei nostri segreti, soprattutto
quelli irraccontabili. Nell'èra mesozoica (quando ero giovane), il tutto era frutto di lunghissime telefonate, sempre accovacciate vicino al mobiletto nell'ingresso, con la mamma che chiedeva insistentemente di chiudere che aspettava una telefonata dal papà lontano per lavoro. Ora i segreti si dovrebbero solo raccontare...di notte, collegate magari in chat, ognuna nel proprio lettone.
Invece....finito il mesozoico....TAAC...è scattata la voglia di condividere tutto...fino "quasi" al midollo. Oggi sembra ci sia la necessità irrefrenabile di
scoprirsi un po' di più, a più persone, ma senza "sconfinare" nella vera
confidenza.
Lo si fa solo per incutere banale curiosità nella
propria cerchia di amicizie più o meno vere? Creando così un a serie di risposte, che ci danno la percezione di essere pieni di amici? Oppure è solo per farsi invidiare?
oppure tramiamo vendette?...o, ancora, è per aumentare i "mi piace"...o i "ti piacerebbe?"...opppure è per una sorta di "rimputtanimento generale"?.
C'è chi, per esempio, preferisce scrivere a tutti, (invento):"Ieri sera mi hai fatto
felice"...sapendo che solo una persona capirà, ma sapendo anche che
qualche amico o amica pretenderà i particolari in privato, e che almeno 5 o
6 persone rosicheranno di brutto, e che altrettante saranno semplicemente
incuriosite e vorrebbero sapere chi è il destinatario del messaggio.
Ma, perché non si rivolge direttamente all'interessato o all' interessata, o
fa un bel gruppo su whattsup dal titolo...."ieri sera doppietta"?.
Oppure, e chiudo. Perchè a volte leggo messaggi "da duro", tipo: "Questa me la paghi", (e se lo leggo, chiaramente lo scrive uno che, per lo meno conosco)? Per un attimo mi sento come chiamato in causa...mi vien quasi il timore d'aver la coscienza sporca..."Avrò fatto una cazzata senza nemmeno essermene accorto?...ma ce l'avrà con me?"
...ma, dico io...è il caso?
Non so, e credo che non saprò.
Io continuo divertito a leggere.
meparetotti
lunedì 4 novembre 2013
Ma....la.....sanità?
Stamattina vado all'Asl di Ferrara...anche i "padri in dolce attesa" devono farsi le analisi di rito.
...mi presento, rigorosamente digiuno, con la tranquillita' di quelli che ...tanto qui ne fanno talmente tanti...che son tutte "mani di fata" .
Non mi spavento nemmeno quando mi ritrovo con la prenotazione numero 192 mentre servivano il 142....."Tanto qui son talmente organizzati che faro' in 15 minuti massimo".
Effettivamente la struttura....anche se un "filo" fatiscente (trattasi di edificio di cent'anni...ma con gli adesivi nuovi, anche in arabo)....funziona come un orologio svizzero.
Due sportelli che a ritmi "abbagnaleschi" ritirano impegnative...un'altro che ti fornisce le fialette di cui hai bisogno e ti indica il numero delle tua porta....oltre la quale 4 infermiere....come polli in batteria...prelevano
litri e litri di sangue.
Diligentemente attendo in piedi il mio turno twittando e guardandomi, come al solito, un po' intorno.
L'eta' media era decisamente alta....eccezzion fatta per un bimbo chiaramente arabo, con mamma tutta velata, un quindicenne chiaramente "quindicenne" tutto vestito mimentico ed una biondina chiaramente gnocca, direi che ero il più giovane.
Un po' come quando si va allo stadio, passato il primo ed il secondo tornello, arrivo in coda per la sala mungitura. 4 luci rosse e verdi fuori regolano il flusso delle persone e indicano la sedia su cui sedersi.
Con la spavalderia di chi NON ha di certo problemi a farsi fare due provette di sangue, e per agevolare la rapidita' della mia permanenza, in coda son gia' senza giubbotto, con la camicia slacciata...pronto all'uso.
I miei occhi ormai sono come quando, durante un volo, guardi il vicino dopo un vuoto d'aria, cerchi di manifestare grande sicurezza (tanto ormai non e' che puoi uscire dall'aereo) magari anche rincuorando chi sembra invece più spaventato di te, ma in fondo ti stai cagando addosso.
La mamma velata con bimbo Saber e' giusto prima di me....si accende la sua luce verde...manca poco...fossi un para'...sarei in pieno "due minuti al lancio....uno...via"!!!!
Mi attende una infermiera, sulla quarantina, mora, con mascherina...cerco di rompere il ghiaccio con domande assurde del tipo: mi siedo qui?...che braccio desidera? E cagate simili...ma lei e' presa da una intensa chiacchiera con l'infermiera alla postazione di fianco sull'oroscopo del giorno.....per cui mi siedo (nell'unica sedia di fronte) e le cedo il braccio sinistro (il mio preferito).
Mentre mi allaccia il laccio, siamo al commento del Toro...intuisco sia il segno della collega...e penso..."Cazzo sono del Toro anch'io sentiamo che dicono"...e poi continuo il pensiero "Cazzo questi potrebbero far prelievi ad occhi chiusi...e' giusto che si distraggano anche un pochino". (Scusate il linguaggio poco consono, ma serve a descrivere lo stato d'animo).
Io, per abitudine, anche quando vado a donare il sangue, non guardo mai l'atto vero e proprio del buco nel braccio...perche' diciamo che non ne ho bisogno, riponendo tutta la mia stima in chi lo sta facendo...per cui sento il freddo del cotone disinfettante, e poi il consueto pizzichino dell'ago.
Faccio cosi' anche stavolta e tutto fila liscio.
Oggi i prelievi, per garantire il massimo della sterilita', funzionano che l'infermiera ti infila un ago a cui sostanzialmente e' attaccato un involucro con "innesto rapido" (manco fosse un compressore) a cui si infilano le provette, dentro il quale sgorga di solito copioso il tuo sangue, come fosse risuccchiato. Roba da 5 secondi per una provettina.
La mia "capricorno" all'arrivo del suo segno inizia a raccontare le caratteristiche di quelli come lei. Elogia la riflessivita', l'organizzazione, la maturita'....e si appresta a cambiare la mia provetta.
Inserita la seconda (ed ultima) inizio a sentire un certo fastidio che mi porta a voltare lo sguardo verso il mio braccio teso. Notiamo insieme che il sangue non sgorga bene come nella prima....ma sostanzialmente gocciola lentamente "Ops...credo di averti bucato la vena...", commenta serena la mia capricorno mentre "ravana" con l'ago dentro il mio braccio alla ricerca della perduta via....!!!!
Riesce a riempire appena a metà la provetta, e decide di provare a prenderne un'altra, nella speranza di aver sistemato l'ago LUNGO la mia vena e non ATTRAVERSO!!!
Inseritala...non arriva altro che uno schizzetto di sangue, giusto per farle capire che oggi il suo oroscopo forse, SE AVESSE LETTO MEGLIO, le aveva consigliato un po' di riposo.
Non vi dico la mia faccia....non vi dico cosa mi e' passato per la mente...non vi dico che non son riuscito a leggere il nome di questa "troia" nel cartellino per denunciarla per violenza carnale....
Dopo due minuti di vero terrore...al grido de: "In laboratorio se lo faranno bastare"...decide quindi di porre fine alle ostilita'. Mi incerotta e mi saluta con un professionale: "Tieni premuto 10 minuti...ti verra'
probabilmente un po' di livido".
Barbanera Consiglia....
....ma vaffanculo va'!!!!
Meparetotti
...mi presento, rigorosamente digiuno, con la tranquillita' di quelli che ...tanto qui ne fanno talmente tanti...che son tutte "mani di fata" .
Non mi spavento nemmeno quando mi ritrovo con la prenotazione numero 192 mentre servivano il 142....."Tanto qui son talmente organizzati che faro' in 15 minuti massimo".
Effettivamente la struttura....anche se un "filo" fatiscente (trattasi di edificio di cent'anni...ma con gli adesivi nuovi, anche in arabo)....funziona come un orologio svizzero.
Due sportelli che a ritmi "abbagnaleschi" ritirano impegnative...un'altro che ti fornisce le fialette di cui hai bisogno e ti indica il numero delle tua porta....oltre la quale 4 infermiere....come polli in batteria...prelevano
litri e litri di sangue.
Diligentemente attendo in piedi il mio turno twittando e guardandomi, come al solito, un po' intorno.
L'eta' media era decisamente alta....eccezzion fatta per un bimbo chiaramente arabo, con mamma tutta velata, un quindicenne chiaramente "quindicenne" tutto vestito mimentico ed una biondina chiaramente gnocca, direi che ero il più giovane.
Un po' come quando si va allo stadio, passato il primo ed il secondo tornello, arrivo in coda per la sala mungitura. 4 luci rosse e verdi fuori regolano il flusso delle persone e indicano la sedia su cui sedersi.
Con la spavalderia di chi NON ha di certo problemi a farsi fare due provette di sangue, e per agevolare la rapidita' della mia permanenza, in coda son gia' senza giubbotto, con la camicia slacciata...pronto all'uso.
I miei occhi ormai sono come quando, durante un volo, guardi il vicino dopo un vuoto d'aria, cerchi di manifestare grande sicurezza (tanto ormai non e' che puoi uscire dall'aereo) magari anche rincuorando chi sembra invece più spaventato di te, ma in fondo ti stai cagando addosso.
La mamma velata con bimbo Saber e' giusto prima di me....si accende la sua luce verde...manca poco...fossi un para'...sarei in pieno "due minuti al lancio....uno...via"!!!!
Mi attende una infermiera, sulla quarantina, mora, con mascherina...cerco di rompere il ghiaccio con domande assurde del tipo: mi siedo qui?...che braccio desidera? E cagate simili...ma lei e' presa da una intensa chiacchiera con l'infermiera alla postazione di fianco sull'oroscopo del giorno.....per cui mi siedo (nell'unica sedia di fronte) e le cedo il braccio sinistro (il mio preferito).
Mentre mi allaccia il laccio, siamo al commento del Toro...intuisco sia il segno della collega...e penso..."Cazzo sono del Toro anch'io sentiamo che dicono"...e poi continuo il pensiero "Cazzo questi potrebbero far prelievi ad occhi chiusi...e' giusto che si distraggano anche un pochino". (Scusate il linguaggio poco consono, ma serve a descrivere lo stato d'animo).
Io, per abitudine, anche quando vado a donare il sangue, non guardo mai l'atto vero e proprio del buco nel braccio...perche' diciamo che non ne ho bisogno, riponendo tutta la mia stima in chi lo sta facendo...per cui sento il freddo del cotone disinfettante, e poi il consueto pizzichino dell'ago.
Faccio cosi' anche stavolta e tutto fila liscio.
Oggi i prelievi, per garantire il massimo della sterilita', funzionano che l'infermiera ti infila un ago a cui sostanzialmente e' attaccato un involucro con "innesto rapido" (manco fosse un compressore) a cui si infilano le provette, dentro il quale sgorga di solito copioso il tuo sangue, come fosse risuccchiato. Roba da 5 secondi per una provettina.
La mia "capricorno" all'arrivo del suo segno inizia a raccontare le caratteristiche di quelli come lei. Elogia la riflessivita', l'organizzazione, la maturita'....e si appresta a cambiare la mia provetta.
Inserita la seconda (ed ultima) inizio a sentire un certo fastidio che mi porta a voltare lo sguardo verso il mio braccio teso. Notiamo insieme che il sangue non sgorga bene come nella prima....ma sostanzialmente gocciola lentamente "Ops...credo di averti bucato la vena...", commenta serena la mia capricorno mentre "ravana" con l'ago dentro il mio braccio alla ricerca della perduta via....!!!!
Riesce a riempire appena a metà la provetta, e decide di provare a prenderne un'altra, nella speranza di aver sistemato l'ago LUNGO la mia vena e non ATTRAVERSO!!!
Inseritala...non arriva altro che uno schizzetto di sangue, giusto per farle capire che oggi il suo oroscopo forse, SE AVESSE LETTO MEGLIO, le aveva consigliato un po' di riposo.
Non vi dico la mia faccia....non vi dico cosa mi e' passato per la mente...non vi dico che non son riuscito a leggere il nome di questa "troia" nel cartellino per denunciarla per violenza carnale....
Dopo due minuti di vero terrore...al grido de: "In laboratorio se lo faranno bastare"...decide quindi di porre fine alle ostilita'. Mi incerotta e mi saluta con un professionale: "Tieni premuto 10 minuti...ti verra'
probabilmente un po' di livido".
Barbanera Consiglia....
....ma vaffanculo va'!!!!
Meparetotti
sabato 19 ottobre 2013
Quello che mi è passato per la testa...
So per certo che non tutti i Meparelettori sono "tecnologicamente avanzati" (e questo non è un difetto), so che non tutti sono twittomani come il sottoscritto, per cui...vi regalo un riassunto di quello che recentemente mi è passato per la testa.
Il MepareTweet spesso è legato a miei stati d'animo, a volte invece parte da qualcosa di attuale, per cui rileggerlo dopo settimane, staccato dal contesto, potrebbe "non capirsi"...ma non me ne frega nulla
...qui si fa a modo mio....leggete, immergetevi e collegateli voi a ciò che più vi garba.
Tutto all'indietro....da oggi al primo settembre.
A 15 anni mio papà me ne regalò una...vera. La vendetti dopo un mese. Questa durerà sicuro di più.
Bravo Danielino, bravi tutti, ma Indiscutibilmente....man of the match....
I distributori automatici che non danno resto sono sistemi legali per far soldi.
Insonnia...youtube...la scimmia per le interviste di Vasco...ne avro' viste 100, alcune recitate a memoria.
Meparetotti: Consiglio...a me stesso. http://meparetotti.blogspot.com/2013/10/consiglioa-me-stesso.html?spref=tw …
Non so voi,ma,a me, viene una irrefrenabile voglia di schiacciare uno di quei tasti, anche se
Resisto a tutto tranne che alle castagne.
Frase del Giorno....etilica....ma con moderazione.
Meparetotti: Sono nato il 22 http://meparetotti.blogspot.com/2013/09/sono-nato-il-22.html?spref=tw …
Serata in Contrada #SMV....#meparechesivota
Tanti auguri Capitano!!!
San Paolo BELLISSIMO, serata bella, siamo primi.Quello vicino a noi s'e' fatto 10 canne!#meparechetuttoilmondoèpaese
The last dream.Sono un attore.Provino: "Improvvisi un dottore".Faccio un mix tra DrHouse e Verdone.#meparem'hanpreso
Una volta a quest'ora andavo a letto. Ora invece metto su Max Pezzali e vado a Napoli...al lavoro!....#meparechefuorie'buio.
Finisce il Derby....Vince la Roma. #mepareBraviTutti....mepareBravoTotti.
SMV....Palio Bianco...RickyZeta....Baracus #meparechedomanisifafestainContrada
Mercoledì sera, con l'amico Domingo, faccio esordio al SanPaolo. Non ci sono mai stato. #meparechemeportoilmandolino
Ok la crisi,ok che non serve sempre correre...ma quelli che al bancone per bere un caffè ci mettono...un'ora!
My lovely autumn!!! Ma come si sta bene a letto con la copertina!!!!.....#meparecheadoroquestoclimadacamiciaemaglioncino!!
Uno sguardo d'intesa e un abbraccio forte di un amico, son bastati a farmi capire che posso sempre contare su di Lui. #meparekommandantur
meparetotti
...a buon intenditor
sabato 12 ottobre 2013
Consiglio...a me stesso.
Nella vita non parlar mai male di nessuno. Mai di un amico, e mai di un nemico. Un amico vero non ti tradisce, un conoscente può farlo in qualsiasi momento.
Sii sempre serio e ordinato. Mantieni i patti e le parole spese. Può essere che nella vita tutto quello che hai fatto NON ti ritorni indietro allo stesso modo o in egual misura, ma tu vai avanti lo stesso, a testa alta. Si può vincere e si può perdere, si può aver fortuna o sfortuna, ma l'onore, la dignità ed il rispetto dell'avversario non si comprano nè si vendono.
Non esser sempre brillante e spiritoso, potresti sembrare poco credibile. Misura bene il "voglio" ed il "vorrei", chiedi quando non sai, rispondi quando sei interpellato. Stringi sempre la mano con decisione, guarda negli occhi le persone, e ricorda sempre i loro nomi. Non mostrare mai la tua timidezza, ma non rivolgerti al tuo prossimo con inferiorità. Se stai lavorando o giocando, sicuramente non sei nè meglio nè peggio di chi hai davanti.
Anche se il mondo va a rotoli, tu rotola con il mondo...ma con il tuo passo. Quello in cui credi, quello che ti ha tenuto in piedi fino ad ora, quello con cui un giorno supererai tutti e sarai primo....a nerbo alzato.
meparetotti
Sii sempre serio e ordinato. Mantieni i patti e le parole spese. Può essere che nella vita tutto quello che hai fatto NON ti ritorni indietro allo stesso modo o in egual misura, ma tu vai avanti lo stesso, a testa alta. Si può vincere e si può perdere, si può aver fortuna o sfortuna, ma l'onore, la dignità ed il rispetto dell'avversario non si comprano nè si vendono.
Non esser sempre brillante e spiritoso, potresti sembrare poco credibile. Misura bene il "voglio" ed il "vorrei", chiedi quando non sai, rispondi quando sei interpellato. Stringi sempre la mano con decisione, guarda negli occhi le persone, e ricorda sempre i loro nomi. Non mostrare mai la tua timidezza, ma non rivolgerti al tuo prossimo con inferiorità. Se stai lavorando o giocando, sicuramente non sei nè meglio nè peggio di chi hai davanti.
Anche se il mondo va a rotoli, tu rotola con il mondo...ma con il tuo passo. Quello in cui credi, quello che ti ha tenuto in piedi fino ad ora, quello con cui un giorno supererai tutti e sarai primo....a nerbo alzato.
meparetotti
lunedì 30 settembre 2013
Sono nato il 22
Non era mai successo, dall'apertura di questo MEPAREBLOG, di stare un mese intero senza alcuna pubblicazione. Posso capire il traumatico ritorno al lavoro dopo un'estate passata a fare e distruggere castelli di sabbia, posso capire il trambusto dell'asilo nuovo del Capitano, che ha comportato forse più pianti del papà che di Francy, posso capire che c'è sempre un Palio da organizzare e magari da Vincere, posso pure capire che dopo 6 giornate siamo primi in classifica, ma il totale silenzio no. C'erano, appunto tante cose da dire e da raccontare...ma non ho fatto nulla.
Allora c'è qualcosa di serio, per cui andava creata un po di suspanse? Come le pubblicità di X-Factor, che prima di svelare i nomi dei 4 giudici...c'han fatto due palle!!
O magari c'è voluto un mese per scrivere questo MEPAREPOST, che oggi siamo al 30 e ancora ce sto a pensà? Oppure qualcosa di veramente stravolgente è accaduto, che fatico a riprendermi, tanto che m'ero pure dimenticato la password per entrare e scrivere?
Tante domande, tanti pensieri, ma una sola risposta. Ebbene si, un vero motivo di questo silenzio c'è...eccome se c'è. Non si tratta di calo di creatività, nè di ispirazione. Ma semplicemente ho deciso che ci voleva un mese di silenzio, un mese per far crollare gli ascolti, ma anche per vedere poi rialzarsi, inevitabilmente, l'asticella dei contatti. Forse l'ho fatto apposta per non dover già iniziare a far confronti, per non dover già dire..."Ecco questo post ha fatto meno dell'altro"!!
Non so, diciamo che ci voleva.
Ci voleva anche un mese per avere un appuntamento da una ginecologa che confermasse lo "stato interessante" della madre del, già soprannominato, CAPITAN FUTURO.
Ebbene si, se tutto procederà come natura fa di solito, a maggio la famiglia si allargherà.
Per questo son nato il 22, perchè 2+2 fa 4.
meparechesaremoinquattro
P.S.: Poi sul fatto che fare un figlio a maggio NON sia proprio una furbata...diciamo che condivido, ma non abbiamo mai fatto i conti, non abbiamo mai programmato nulla, per cui maggio va benissimo...magari sarà la volta buona che....
meparetotti
P.P.S.: alla Cortese attenzione dei MEPAREREDTURTLES....abbiamo (ho) deciso di vedere se siete veri MEPARELETTORI e quanto ce mettete a scoprirlo.
Allora c'è qualcosa di serio, per cui andava creata un po di suspanse? Come le pubblicità di X-Factor, che prima di svelare i nomi dei 4 giudici...c'han fatto due palle!!
O magari c'è voluto un mese per scrivere questo MEPAREPOST, che oggi siamo al 30 e ancora ce sto a pensà? Oppure qualcosa di veramente stravolgente è accaduto, che fatico a riprendermi, tanto che m'ero pure dimenticato la password per entrare e scrivere?
Tante domande, tanti pensieri, ma una sola risposta. Ebbene si, un vero motivo di questo silenzio c'è...eccome se c'è. Non si tratta di calo di creatività, nè di ispirazione. Ma semplicemente ho deciso che ci voleva un mese di silenzio, un mese per far crollare gli ascolti, ma anche per vedere poi rialzarsi, inevitabilmente, l'asticella dei contatti. Forse l'ho fatto apposta per non dover già iniziare a far confronti, per non dover già dire..."Ecco questo post ha fatto meno dell'altro"!!
Non so, diciamo che ci voleva.
Ci voleva anche un mese per avere un appuntamento da una ginecologa che confermasse lo "stato interessante" della madre del, già soprannominato, CAPITAN FUTURO.
Ebbene si, se tutto procederà come natura fa di solito, a maggio la famiglia si allargherà.
Per questo son nato il 22, perchè 2+2 fa 4.
meparechesaremoinquattro
P.S.: Poi sul fatto che fare un figlio a maggio NON sia proprio una furbata...diciamo che condivido, ma non abbiamo mai fatto i conti, non abbiamo mai programmato nulla, per cui maggio va benissimo...magari sarà la volta buona che....
meparetotti
P.P.S.: alla Cortese attenzione dei MEPAREREDTURTLES....abbiamo (ho) deciso di vedere se siete veri MEPARELETTORI e quanto ce mettete a scoprirlo.
Iscriviti a:
Post (Atom)