lunedì 4 novembre 2013

Ma....la.....sanità?

Stamattina vado all'Asl di Ferrara...anche i "padri in dolce attesa" devono farsi le analisi di rito.
...mi presento, rigorosamente digiuno, con la tranquillita' di quelli che ...tanto qui ne fanno talmente tanti...che son tutte "mani di fata" .
Non mi spavento nemmeno quando mi ritrovo con la prenotazione numero 192 mentre servivano il 142....."Tanto qui son talmente organizzati che faro' in 15 minuti massimo".
Effettivamente la struttura....anche se un "filo" fatiscente (trattasi di edificio di cent'anni...ma con gli adesivi nuovi, anche in arabo)....funziona come un orologio svizzero.
Due sportelli che a ritmi "abbagnaleschi" ritirano impegnative...un'altro che ti fornisce le fialette di cui hai bisogno e ti indica il numero delle tua porta....oltre la quale 4 infermiere....come polli in batteria...prelevano
litri e litri di sangue.
Diligentemente attendo in piedi il mio turno twittando e guardandomi, come al solito, un po' intorno.
L'eta' media era decisamente alta....eccezzion fatta per un bimbo chiaramente arabo, con mamma tutta velata, un quindicenne chiaramente "quindicenne" tutto vestito mimentico ed una biondina chiaramente gnocca, direi che ero il più giovane.
Un po' come quando si va allo stadio, passato il primo ed il secondo tornello, arrivo in coda per la sala mungitura. 4 luci rosse e verdi fuori regolano il flusso delle persone e indicano la sedia su cui sedersi.
Con la spavalderia di chi NON ha di certo problemi a farsi fare due provette di sangue, e per agevolare la rapidita' della mia permanenza, in coda son gia' senza giubbotto, con la camicia slacciata...pronto all'uso.
I miei occhi ormai sono come quando, durante un volo, guardi il vicino dopo un vuoto d'aria, cerchi di manifestare grande sicurezza (tanto ormai non e' che puoi uscire dall'aereo) magari anche rincuorando chi sembra invece più spaventato di te, ma in fondo ti stai cagando addosso.
La mamma velata con bimbo Saber e' giusto prima di me....si accende la sua luce verde...manca poco...fossi un para'...sarei in pieno "due minuti al lancio....uno...via"!!!!
Mi attende una infermiera, sulla quarantina, mora, con mascherina...cerco di rompere il ghiaccio con domande assurde del tipo: mi siedo qui?...che braccio desidera? E cagate simili...ma lei e' presa da una intensa chiacchiera con l'infermiera alla postazione di fianco sull'oroscopo del giorno.....per cui mi siedo (nell'unica sedia di fronte) e le cedo il braccio sinistro (il mio preferito).
Mentre mi allaccia il laccio, siamo al commento del Toro...intuisco sia il segno della collega...e penso..."Cazzo sono del Toro anch'io sentiamo che dicono"...e poi continuo il pensiero "Cazzo questi potrebbero far prelievi ad occhi chiusi...e' giusto che si distraggano anche un pochino". (Scusate il linguaggio poco consono, ma serve a descrivere lo stato d'animo).
Io, per abitudine, anche quando vado a donare il sangue, non guardo mai l'atto vero e proprio del buco nel braccio...perche' diciamo che non ne ho bisogno, riponendo tutta la mia stima in chi lo sta facendo...per cui sento il freddo del cotone disinfettante, e poi il consueto pizzichino dell'ago.
Faccio cosi' anche stavolta e tutto fila liscio.
Oggi i prelievi, per garantire il massimo della sterilita', funzionano che l'infermiera ti infila un ago a cui sostanzialmente e' attaccato un involucro con "innesto rapido" (manco fosse un compressore) a cui si infilano le provette, dentro il quale sgorga di solito copioso il tuo sangue, come fosse risuccchiato. Roba da 5 secondi per una provettina.
La mia "capricorno" all'arrivo del suo segno inizia a raccontare le caratteristiche di quelli come lei. Elogia la riflessivita', l'organizzazione, la maturita'....e si appresta a cambiare la mia provetta.
Inserita la seconda (ed ultima) inizio a sentire un certo fastidio che mi porta a voltare lo sguardo verso il mio braccio teso. Notiamo insieme che il sangue non sgorga bene come nella prima....ma sostanzialmente gocciola lentamente "Ops...credo di averti bucato la vena...", commenta serena la mia capricorno mentre "ravana" con l'ago dentro il mio braccio alla ricerca della perduta via....!!!!
Riesce a riempire appena a metà la provetta, e decide di provare a prenderne un'altra, nella speranza di aver sistemato l'ago LUNGO la mia vena e non ATTRAVERSO!!!
Inseritala...non arriva altro che uno schizzetto di sangue, giusto per farle capire che oggi il suo oroscopo forse, SE AVESSE LETTO MEGLIO, le aveva consigliato un po' di riposo.
Non vi dico la mia faccia....non vi dico cosa mi e' passato per la mente...non vi dico che non son riuscito a leggere il nome di questa "troia" nel cartellino per denunciarla per violenza carnale....
Dopo due minuti di vero terrore...al grido de: "In laboratorio se lo faranno bastare"...decide quindi di porre fine alle ostilita'. Mi incerotta e mi  saluta con un professionale: "Tieni premuto 10 minuti...ti verra'
probabilmente un po' di livido".




Barbanera Consiglia....

....ma vaffanculo va'!!!!



Meparetotti

1 commento:

  1. Meparechenonèuncaso..Giovedì 31 ottobre stessa trafila, stessa bolgia stile concerto di Vasco sotto il palco, e nonostante la c.d. "prenotazione", una buona quarantina di minuti per esaurire le tre code necessarie per il martirio. Nonostante il terrore per gli aghi ed un mal di testa da svenire, fingo una discreta dose di coraggio e provo a porgere il braccio facendo finta di non aver paura..la mia vampira era la seconda a sx..e la stessa scena per me..braccio livido per ravanata scandagliavene..Che le venga un colpo, un male..E la beffa è che prima di me c'era una ragazza incinta in coda, nella coda dei "normali"..una premurosa infermiera l'ha prelevata dalla coda dicendole "ma signora, lei che è incinta non faccia questa lunga coda, vada in quella per le donne in gravidanza e i disabili". Ottimo pensa la signora, e si sposta dalla coda cedendomi gentilmente il suo biglietto. Morale della favola. Io dopo 30 minuti di delirio ero stata dissanguata e me ne andavo scancherando. Lei, poveretta, era ancora in coda IN PIEDI nella fila delle persone "con precedenza". L'ho guardata e le ho detto: "scusami, mi dispiace, con il tuo biglietto avresti già finito, invece..". E lei: "questa è l'Italia". Che pena. Ciao e a presto. Meparetenerita.

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