
Adoro i bimbi che piangono disperati quando non gli compri un gioco. E adoro quando gli dici che glielo compri e restano 2 ore dentro il negozio a studiare quale gioco prendere. Anche a 4 anni si rendono conto che hanno tutto, anche troppo, e onestamente non hanno bisogno di niente, ma non si può perdere l'occasione di prendere qualcosa. Alla fine prendono la cosa più stupida, ma sono felici...ed io più di loro.

Penso che sono stato fortunato a vivere una adolescenza senza telefonini e whattsapp....sai quanto avrei rotto le palle, e sofferto?
Adoro le turiste che si comprano una bottiglia di vino rosso, due bicchieri di plastica e se la bevono sedute in piazza di Spagna. Solitamente scalze. Solitamente fighe.
Sono consapevole che non è proprio una cosa rivoluzionaria, ma ho scoperto che mondo si rompe qualsiasi cosa. Dicono che i giapponesi fanno le cose che dopo un determinato numero di utilizzi si rompe, per obbligare il consumatore a cambiarla e a muovere l'economia.
Si rompono le macchinine di plastica, come i Rolex, le Ferrari come i trenini. Si rompono i vestiti, i banconi dei bar, le scarpe. Si rompono i sogni di gloria, si rompono i lucchetti delle casseforti e si rompono i maroni.
Una cosa non si rompe mai.

Se lo stato mettesse un gazebo nella sola piazza di Spagna a vendere bastoncini per i selfie "statali"...potremmo tranquillamente raddoppiare il numero dei parlamentari.
Meparetotti
Nessun commento:
Posta un commento