martedì 22 giugno 2010

MATURITA'....


Ore 6.30
parto per Napoli, stasera punto della situazione in filiale, domani fuori da clienti, di solito quando scendo, mi riservano i più "tignosi" (per non dir di peggio), non perchè io sia meglio dei miei venditori, ma solamente perchè l'unione fa la forza, e poi il fascino del nordista su un certo tipo di imprenditore napoletano riscuote sempre un discreto successo.
Prima di arrivare si fa tappa a Roma, altro cliente, altro fascino, altra trattatva, altra battaglia.
Anche oggi, come tutti i giorni, si discuterà fino a sera di piattaforme, di soldi, di pagamenti, di concorrenza, e poi di budget, di target, di numero di visite, di programmazione, e ancora di assistenza, di ricambi, etc...ma oggi cade una grande ricorrenza, oggi è il giorno del TEMA DI MATURITA'.
Radio Deejay si collega con tutte le scuole d'Italia e a me vien la nostalgìa!!
Non sono mai stato un grandissimo studente, ma forse proprio per questo ricordo il mio esame di quinta.
Tra terrore e sfacciataggine ho fatto un vero e proprio disastro. L'unica cosa che sapevo fare era scrivere, ma sbagliai clamorosamente il tema.
Alla seconda prova, latino, non avevo speranze. Qualche "scopiazzata", credo, mi garantì un ottimo 5 (risultato di tutto rispetto se andiamo a guardar le mie pagelle).
Arrivai all'orale, un po' come la Nazionali di Lippi...all'ultima spiaggia.
C'era da tirare fuori gli attributi.
Catalogato come "evento da non perdere", il pubblico era quello delle grandi occasioni, classe piena, solo posti in piedi.
Di quello che dissi non ho memoria, ma voglio credere che così male non andai, giocavo in casa, davanti al pubblico amico, diciamo che un mezzo rigore al novantesimo decretò una grande vittoria.
36/60....e non se ne parla più!!
Il bello della maturità, non è la Maturità, non è la fine di un percorso, non è l'inizio dell'università...il bello è la festa, subito quando finisci, e quel senso di assoluta libertà che provi in quel preciso momento, l'ultimo che probabilmente un ragazzo ha, e che potrà ricordare e raccontare.
Libero. Libero come non mai.
Libero di uscire dall'aula, prendere tutti i libri e buttarli per aria, noncurante dei bigliettini nascosti tra le pagine o delle copertine con le declinazioni.
Aaaaahhhhhh.....che libidine.
Beh, gli anni passano, ma la storia bene o male si ripete.
Il mio primo esame di oggi è in Via Cornelia a Roma...si gioca in trasferta...si gioca sempre per vincere...ma anche un pareggio....!!

meparetotti

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