domenica 9 ottobre 2011

Quarta di andata


Qualcuno avrebbe titolato . ZAMP...ATA FINALE, oppure: OCCASIONE SFUMATA.
Io preferisco...UN PUNTO PRESO....e andiamo avanti.
Non si tratta di essere opinionisti di parte (quali siamo), o grossi intenditori di calcio, vogliamo solamente essere realisti, almeno per quello che il campo ci offre, e noi, nostro malgrado, dobbiamo accettare.
Potevamo vincere, certo, potevamo farne 3 e mandarli a casa, invece siamo a raccontare di un pari che ci ha visto per ben due volte in vantaggio e per altrettante, raggiunti.
Difficile "in seconda" vedere negli stessi 90 minuti, 4 gol e diverse occasioni sprecate da entrambe le parti. Chiaro segnale che per lunghi tratti, più o meno consapevolmente, le due squadre ci hanno provato.
I nostri Gol...frutto di discreto calcio. Non schemi provati ma nemmeno "tiri della domenica". Azioni che nascono pulite e portano alla gioia massima del vantaggio, spettro dei 3 punti.
I loro Gol. Idem con patate. Possiamo aggiungere: solita clamorosa distrazione sul primo, e poco ossigeno al cervello sul secondo, ma anche loro erano 11 leoni indemoniati poco inclini ad essere la vittima sacrificale del fanalino S.Luca. Come amiamo fare, però, vogliamo leggere cosa c'è dietro questo pareggio, cosa da tenere e cosa da buttare.
Oggi inevitabilmente eravamo affetti da "tremarella".
Non è una colpa, è una condizione che affligge tutti gli sportivi, anche i migliori, quando sentono vicino un traguardo da troppo tempo inseguito, e vengono improvvisamente assaliti da tutte le ansie e le paure di fallire sul più bello.
Gli appassionati di tennis possono ricordare clamorose sconfitte di altrettanto clamorosi campioni, che, colpiti da "braccino", sul match point, non ne mandano più una di là, e finiscono per perdere.
Ecco...credo che uno dei nostri piccoli, ma guaribilissimi, mali sia questo.
La medicina?...semplice...giocare...giocare...giocare.
In 90' troppe volte abbiamo rinunciato a costruire, troppi palloni buttati al cimitero senza un reale pericolo imminente, lasciando così spazio ai nostri avversari che così prendevano, campo, metri...e coraggio.
"Più la palla è nei nostri piedi, lontano dalla nostra porta, più sarà difficile per gli avversari farci gol"
....bella questa!!!...provaci te!!! qualcuno potrebbe gridare dallo spogliatoio.
Ma se, chi grida è in uno spogliatoio di un campo di calcio, e sta togliendo le scarpe con i tachetti, ammetterà anche lui che è la sacrosanta verità.
Dovessimo scrivere sul Carlino, avremmo già ampiamente sforato in nostro spazio, ma siccome al Carlino "abbiamo già dato", ora ci prendiamo tutte le colonne che vogliamo, per cui, anche se NON conosciamo del tutto i nomi dei nostri gladiatori (ci perdoneranno), ci addentriamo in una sorta di pagellina della quarta:
Reparto difensivo 5. Il primo gol è frutto di una dormita generale (qualcuno forse pensava già al tè caldo negli spogliatoi). Generalmente comunque, troppa poca volontà di costruire. Fosse stato il campionato di calcio "viva al parroco", saremmo la miglior difesa, ma qui si spera di giocare a calcio non a "pallone".
Centrocampo 5,5. A nostro avviso siamo un po' ancora corti di fiato, certi attaccanti fanno poca fase difensiva, lasciando tutto sulle spalle del 7 e dell'8...generosi, ma alla lunga imprecisi e ovviamente poco lucidi nell'impostare. Abbiamo spinto bene sulla destra nel primo tempo, poi è finita la benzina di tutti, e così anche la spinta. Il primo gol, bellissimo, è frutto di un inserimento di un centrocampista, un lavoro alla Perrotta ai tempi di Spalletti...ma i polmoni di Perrotta però sono un'altra cosa.
Attacco 5. Il numero 10, è senz'altro il maggior talento che abbiamo ora in squadra, anche se, a nostro avviso ancora senza ruolo (seconda punta? trequartista?...). Dovrebbero passare più palloni per l'asse Cassai, l'8, il 10 e Borriello....ma ancora NON siamo riusciti a vederli.
A proposito, l'amico "Borriello de noantri" era in giornata decisamente NO. Succede a tutti, figurarsi se non può succedere al nostro Borriello. Non ne ha imbroccata una, e quando lanciato a rete solo davanti al portiere ha preferito allargare invece che tirare in porta, ha confermato che NON era la sua giornata. L'unico consiglio che ci sentiamo, con il cuore, di dare, è quello di lottare sul serio, e prima del prossimo allenamento rileggere la favola di "al lupo al lupo", soprattutto quando l'arbitro NON sembra affascinato dal ciuffo o dall'andatura ciondolante.
Mister 5. Non possiamo ancora dire se ha messo in campo l'11 migliore (ci perdonino le riserve), di certo, il gioco ancora stenta ad arrivare fluido.
Ha azzeccato la sostituzione inserendo carne fresca, che ha regalato subito il gol del secondo vantaggio (complimenti al 14!!!), ma poi ha detto una parola di troppo, e l'arbitro (inguardabile nella direzione) giustamente l'ha mandato fuori.
Dopo tre sconfitte, il primo pareggio poteva portare sufficienze a tutta la squadra, ma noi crediamo che si può fare di più, e che il 5 sarà presto 6....e....

meparetotti

2 commenti:

  1. IL CALCIO, COME TECNICA, NON E' PROPRIO UNO SPORT DI CUI SO MOLTO (ANCHE SE UNA BELLA.....E DICO BELLA....PARTITA DELLA NAZIONALE LA GUARDO SEMPRE VOLENTIERI!!!!!) PERO' QUELLO CHE TU SCRIVI, PER COME SCRIVI, LO LEGGO SEMPRE CON VERO PIACERE!!!!! LUCA

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  2. Grazie amico lettore, Luca.Per quanto riguarda Meparemister...domenica siamo in trasferta...quindi...cronaca virtuale e conseguente articolo.....clamorosamente inventato!!!
    Presto in uscita...aggiornamento per la categoria NONNI di MAPAREFRANCESCO...e prossimamente la prossime strategie di MEPAREPALIO......

    ...e tanto altro ancora...ovviamente....mi basta una "folgorazione"...

    a presto

    meparetotti

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