Cari amici
Ho notato che fa molto
“Vip”, ad agosto, prendersi una pausa dal Blog (manco fosse un
lavoro faticoso), per cui, anche io, come i grandi blogger, questa
estate mi son preso una pausa dal MepareBlog.
Avevo bisogno di staccare
un po' la spina, ritrovare nuovi stimoli, girare il mondo per
raccogliere idee per la “collezione autunno-inverno”, non potete
immaginare lo stress di scrivere giusto 6/7pezzi al mese...con
l'editore alle calcagna sempre lì, a spronarmi a scrivere, gli
sponsor che chiedono, chiedono e chiedono sempre più articoli a cui
agganciare i loro prodotti, una vita d'inferno.
E così, siccome “quello
che dico è quello che faccio” mi sono fermato ed ora...finito
agosto, finite le vacanze, “a rieccomi” il 2 settembre a
combattere con quei pochi cassetti della memoria dei quali non mi sia
dimenticato dove ho messo la chiave, pronto a riprendere questa
“disonorata” carriera di Blogger alle prime armi, anzi, oserei
dire....disarmato.
Si perché, quest'estate,
(come del resto comunque anche ogni giorno della mia vita) è stata
comunque piena di momenti in cui mi son detto “questa me la devo
ricordare per il Blog”, ed ora che son qui...davanti al computer,
carico come un bambino di 5 anni al primo allenamento di calcio...non
mi ricordo niente...tabula rasa, un po' come quando, a scuola, facevo
scena muta e la professoressa si inventava per me un malessere
momentaneo e “buona come un pezzo di pane” mi rimandava al posto, senza voto,
dicendo “Dai, Giovanni, si vede che oggi hai un vuoto, capita,
riproviamo la settimana prossima”. Paraculo.
Ma qui non siamo a scuola,
e non ci sono settimane prossime, non c'è la professoressa, la
campanella, il banco, la compagna figa che, mentre faccio l'ennesima
figura di merda, scrive lettere al suo (non io) fidanzato cretino.
Qui
c'è una mattina, abbastanza presto, di quelle che fuori inizia ad
esser freddino, una camera d'albergo, peraltro bellissimo, un letto
king size, e un PC appoggiato sulle mie gambe, di quelli un po'
vecchi che hanno una ventola sotto che spara aria calda, che mi da
quel piacere che ci manca solo la colazione a letto.
Cosa scrivo. Cosa vi
racconto.
Il tempo passa, inesorabile, mi accorgo che ho fatto una
premessa di due pagine, priva di qualsiasi contenuto.
Sento scricchiolare,
qualcosa nella mia testa, la mia vacanza, il popolo “da Villaggio”,
la sigla, il gioco caffè, la baby dance, i napoletani, iniziano ad
arrivare gli input alle mie dita.
Ma è tardi....devo
andare....a lavorare....a presto....
...anzi...a prestissimo.
Meparetotti
P.S.: Al volo....cosa è successo ad Agsoto di rilevante?
La Selva vince il Palio d'agosto.
Roma-Juve 2-1
....per tutto il resto....non cambiate canale.
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