martedì 30 aprile 2013

Mepareguida di Barcellona. Quello che (forse) non serve sapere.

Barcelona es una ciudad muy grande....ma è costriuta come se dovesse essere abitata quasi esclusivamente da bambini di 3/4 anni. Ad ogni isoloato c'è un parchetto con un piccolo castello con scivolo e altalena, tutti funzionanti , perfetti, senza scritte, senza murales, senza LAURA TVTB o LAZIO MERDA. Tutti rinchiusi nel loro bel recinto con il cancelletto che si chiude perfettamente. A Barcellona il caffè è, diciamo, "simile" al nostro, ma NON sanno fare il cappuccino. Probabilmente nessuno gli ha spiegato che il latte non è necessario portarlo a ventimila gradi, e che il beccuccio che fa il vapore va usato per creare quell'amalgama schiumosa, agitandolo un po' in profondità e un po' in superfice, e poi va fatto riposare battendolo un pochino sul bancone. A Barcellona i Barbapapà parlano spagnolo, e "Una mamma per amica"
è alle quinta stagione. A Barcellona c'è sempre un canale in chiaro che dà un po' di sport. A Barcellona le bottigliette da mezzo litro d'acqua costano venti centesimi, e nel ristorante "sciccoso"....sul porto...di quelli che non fai in tempo a sederti che ti hanno appoggiato il tovagliolo sulle gambe, che trattano tuo figlio di due anni meglio di un adulto, che non fai in tempo a bere che qualcuno corre a riempirti il bicchiere, che non ti fanno sentire una "merda" se non parli la loro lingua anche perchè capiscono perfettamente la tua, spendi come in una normale trattoria Italiana, che compra la falanghina dei Fuedi di San Gregorio a 3 euro e te la rivende a 30.
A Barcellona, tutte le mattine lavano le strade e i marciapiedi con l'idropulitrice....a mano!!!
A Barcellona ci son più metropolitane che bar a Ferrara, ma se tuo figlio gradisce più spostarsi in autobus....basta avere una moglie che sa leggere le mappe, che sono comunque appese ad ogni fermata. A Barcellona, se, per sbaglio, tratti la tessera della metro come un fazzolettino da naso, ed arrivi ad un certo punto in cui la macchinetta non te la legge più, non c'è problema, c'è sempre un signore pronto ad ascoltarti e a sostituirtela con una nuova, o, se capisce che sei in buona fede, a farti passare con il proprio pass par tout.
A Barcellona è pieno di italiani, ma quasi non te ne accorgi. A Barcellona, forse la cosa meno interessante è la "Rambla"....simile al "listone" di fianco al Duomo di Ferrara...o a Piazza Navona a Roma, ma senza Duomo o senza Piazza intorno.
Messi a Barcellona, è meno idolo di Totti a Roma, nonostante il Palmares in Italia gli garantirebbe un posto al Senato ed una piazza intitolata in tutte le città.
A Barcellona, così come in tutte le grandi città, tranne che in Italia, se ti vedono con la faccia spaesata ed una cartina in mano, si fermano e ti chiedono se hai bisogno di aiuto..."Necesita Ayuda?"... ma tu, italiano medio che non sei altro, che capisci anche poco il catalano, se te lo chiede una signora con le sporte della spesa in mano, ringrazi, mentendo, con un sorriso...."no gracias, sabemos deove ir". Ma se te lo chiede un ragazzo con tre tatuaggi e quattro orecchini, impaurito te ne scappi, sotto lo sguardo attonito dello spagnolo, come se questo t'avesse detto: "o la borsa o la vita".
A Barcellona ci sono meno venditori ambulanti che alla Fontana di Trevi, o in Via San Romano a Ferrara, ma i fornitori son sempre gli stessi.
A Barcellona, oggettivamente, se non c'era Gaudi era un bel casino. Barcellona è l'unico posto in cui ho visto che stanno finendo di costruire un'opera d'arte come la Chiesa della Sagrada Familia (roba da, minimo due ore di coda per entrare). E' un po' come se Alemanno volesse finir di costruire il Colosseo.
A Barcellona ci son troppi semafori.
A Barcellona bisogna tornarci, ma prima c'è da andare a Siviglia, a Madrid, ancora a NY, ancora a Boston....







meparetotti

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