giovedì 14 marzo 2013

MeparecheABEMUS


Come un vero blog di servizio, in viaggio verso il sud, voglio fare il mio saluto ufficiale al nuovo Papa Francesco...anche lui...all'inzio di un viaggio decisamente "diverso" dal mio. Difficile dare un giudizio, o meglio, un parere, per un "buonasera", ma certamente proprio quel "buonasera", inaspettato forse come la sua stessa elezione, ha stemperato quei primi 30 secondi di clamorosa logica emozione nella
prima uscita in balcone del Nuovo Papa FRANCESCO, facendocelo gia' piacere un sacco.

Da un po' di tempo, nelle mie mezze ore settimanali di religione che mi impartisce al telefono il mio amico romano e collega Claudio "Papa" L. (mai soprannome e' più azzeccato), mi sto arrovellando e confrontando per capire, da cristiano peccatore quale sono, perche' la Chiesal, come
istituzione, come "casa di noi poveri uomini", sempre di più riesce a dare l'immagine sbagliata di se stessa. Ma chi e' li che si occupa di marketing e di cura dell'immagine?
Partendo dal presupposto che le basi, i princìpi, i comandamenti, siano giusti...come mai le persone oggi percepiscono più lo sfarzo Papale alle, invece, tante opere di bene che la stessa fa quotidianamente? Perche' si pensa che oggi la Chiesa di Roma (non il pretino del paesello) predichi bene e razzoli male? Perche' oggi si parla più dei soldi che ha Chiesa, piuttosto che di come li spende...nelle missioni in tutto il mondo, Italia
compresa? Dov'e' il confine tra logica opulenza ed oggettivo, ed eccessivo spreco?
Alla radio l'altro giorno, giuro, sentivo un frate francescano dire che lui, come tutti i frati, speravano in un Papa "Francesco", perche' non c'era mai stato. Ovviamente la sua speranza era per un Francesco non solo di nome, ma anche di fatto. Ma intanto va bene anche solo partire dal
nome...che gia' ha un significato, come la Nutella, che gia' e' un marchio di per se', che gia' lancia un messaggio senza che nemmeno ci si debba tanto lavorare (io ingrasso solo al pensiero).
Quel frate aveva capito tutto. Fossi il Papa lo chiamerei a direttore marketing del Vaticano.
Siamo tutti consapevoli che purtroppo la gente ancora muore di fame, siamo consapevoli che senz'altro siamo nati nell'emisfero "giusto", siamo consapevoli che c'e' chi scrive cazzate (io) con il computer e chi non ha
le scarpe, ma nemmeno una strada su cui utilizzarle.
Siamo consapevoli che quindi da fare ce ne e' tantissimo, quasi all'infinito, ma che ognuno di noi deve fare la sua parte. Il mio collega Claudio fa la sua ricordandomi che sono una "merdaccia" di Cristiano, a me vengono i rimorsi di coscienza e al primo SMS di beneficenza che c'e' da fare, lo mando, cosi' come una volta ho dato 7 euro all'omino nero fisso nella zona carrelli dell'ipermercato. Cosi il pretino del paesello dovra' continuare come ha sempre fatto, (senza guardare giovani donne e bambini), ed anche i Pretoni di rosso vestiti dovranno ricordare come facevano quando, anche loro, erano al paesello....(idem per le donne e i bambini).

In conclusione, non so se al Papa je se fa' l'imbocca al lupo, o se prima di affacciarsi al balcone, abbia detto "merda merda merda", di certo so che il mio amico Claudio ha recitato una preghiera per lui, ed io prometto che faro' lo stesso. 
Saluti

Meparetotti

P.S.: apposta ho voluto sorvolare sul  concetto di Francesco...Roma..."Capitano"...
...beh...ci siamo gia' capiti.



Nessun commento:

Posta un commento