mercoledì 19 dicembre 2012

Italiani d'America

Un pochino di AS Roma sotto Natale non fa mai male. Ma care meparelettrici...restate!!...oggi non si parla propriamente di calcio, ma di mondanità e riflessioni, carriera e sogni nel cassetto. Niente schemi, niente Zeman, niente Totti, niente pagelle, niente di tecnico insomma.
Il nuovo CEO dell' AS Roma si chiama Italo Zanzi ed ha 38 anni.
Cazzo...praticamente un coetaneo!!
Prima di tutto....che cosa significa CEO?...In una società i cui proprietari sono americani dal nome: Pallotta, Di Benedetto, D'Amore, sembrava fin troppo "paesano" parlare di Amministratore Delegato, per cui CEO, letteralmente : 'primo ['chief'] ufficiale ['officer'] esecutivo ['executive']'.
Insomma....ora è chiaro...il BUON ITALO, sarà quello che a Roma comanderà, quello che porterà avanti la società, dal punto di vista amministrativo, economico e finanziario, sarà l'uomo degli americani, impegnati a far soldi negli States, fisso nella Capitale. Logica vuole che non potevano scegliere un James Brown o un Martin White qualsiasi....la "nostra triade" ha scelto ITALO ZANZI, senz'altro l'ennesimo trisnipote di qualche piccolo "padrino" emigrato oltre oceano in tempi non sospetti e arricchitosi "legalmente" tra la Grande Mela e Boston.
Comunque torniamo a noi. Ovviamente non può che farmi piacere, che un ragazzo italoamericano di 38 anni sia talmente bravo e talmente amico di J.Pallotta da farsi catapultare nella Capitale a dirigere l'AS Roma.
Invidia? Tantissima. Queste sono le cose che ti danno la dimensione della
mia (in questo caso) vita. La mia realtà locale, piena di impegni, lavoro, figlio, litigi del cazzo, natale, regali, vendite, riunioni, spesso anche situazioni in cui non sei nemmeno proprio l'ultima ruota del carro,
responsabilità, etc....mi da sempre più l'impressione che difficilmente potrà anche solo, sfiorare una realtà globale come quella dell'ottimo Zanzi.
Bisognava, studiare...bisognava laurearsi, bisognava imparare l'inglese, leggere, viaggiare, sapersi vendere bene, giocarsi le proprie carte, farsi qualche amico ed avere anche una botta di culo. Tutto vero...tutte cose non fatte...mmmhhhh....complimenti!!!!
Non ci resta che tifare per la Roma, continuare a mandare curriculum a Trigoria, ora però alla attenzione del Sig. Zanzi, e lavorare per vivere il mio essere "local", sempre con il sorriso, apprezzando i pregi e i difetti dell'essere Meparetotti, ma sempre con la valigia pronta, perché, nonostante sia moolto legato alla mia terra, alla mia Contrada, alle mie amicizie, bisogna sempre avere la valigia pronta (anche quella della Fede e di Francy), perché...metti che passa il "treno" Italo......come si fa a non salire al volo?


buon viaggio


meparetotti

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