martedì 19 luglio 2011

L'ALLENATORE NEL PALLONE

In tutti questi anni di piacevole e inevitabile convivenza, sulle avventure calcistiche di mio fratello, ne ho sentite, scritte e soprattutto lette, di tutti i colori. La carriera calcistica del Bomber è sempre stata sotto i riflettori della stampa locale, sempre alla ricerca, da un lato di un "personaggio" di cui scrivere, e, in un mondo dilettantistico, dove e' facile trovare anche "dilettanti della lingua italiana", un giovane talentuoso, (un filo vanitoso), futuro avvocato con le scarpe con i tacchetti e una buona dialettica, faceva gola e riempiva le colonne dei "Lunedì' Sport" estensi.

Dall'altro c'era l'aspetto puramente sportivo...il Bomber non era il frutto di una operazione di marketing giornalistico, lui la buttava dentro sul serio con discreta facilità.

Come calciatore non si pensi ad un giocatore "effimero", di quelli che prima scartano l'uomo, poi tornano indietro per RIscartarlo,...no...lui era tutto il contrario. Sul campo SuperPippo era "essenziale".

Essenziale nei movimenti, nel tocco di palla, nel colpo di testa, nella visione di gioco, nello stare con grande disinvoltura sempre in fuorigioco, nell'essere prima provocatorio e poi spietato giustiziere dei suoi avversari. Il calcio era la sua vera missione. Spesso da giovani era facile essere attratti da alcool, fumo, "notti del sabato sera" (infatti chi scrive, molto meno talentuoso, non ha resistito alle tentazioni, e non e' andato oltre una, seppur gloriosissima, Terza Categoria), per Pippo il sabato sera, era anticipo di campionato e branda!!

Insomma una carriera incredibile sulla quale si potrebbe scrivere molto di più' (e molto meglio), ma che ora non ha senso fare, non perché, appunto, non lo meriti, ma semplicemente perché non è finita. SuperPippo non ha appeso le scarpette al chiodo e chiuso completamente con il mondo del calcio, come molti di solito fanno a 38 anni suonati con moglie e figlia, lui ha soltanto traslocato, dal campo alla panchina. E qui adesso viene il bello!!

Il Bomber, ora lo chiameremo Mister, metterà a frutto tutto quello che in più di 20 anni di calcio ha imparato? Seguirà le orme della zona totale di “Tubo", del 3-4-3 psichedelico di Ruggero o del "palla lungae pedalare" del grande Mottola? Ora, caro fratello, la musica cambia, sei stato per tanti anni un grande musicista, spesso primo violino, a volte anche orchestrale di fila se ce ne era bisogno, sempre per la squadra. Ora sei il direttore d'orchestra, bacchetta in mano...c'è da dirigere, ma anche da scrivere la musica più' adatta ai tuoi musicisti. C'è da mandare in tribuna il figlio del presidente che non si allena con voglia (ma è sempre il figlio…), e c'è da mettere in panchina il talento che ha avuto la febbre tutta la settimana (e se poi si perde?), c'è da gestire chi non gioca mai e si allena sempre, e chi non si allena (quasi) mai e gioca sempre, c'è da fare delle scelte impopolari, ma giuste, c'è da creare la squadra e il gruppo.

Solo così si vince.

Quando facevi 15 gol in una stagione, ma non c'era molto altro alle tue spalle sei pure retrocesso. Gli equilibri tattici, ma soprattutto umani sono determinanti per mettere in campo ogni domenica 11 gladiatori, disposti a dare una gamba per il proprio compagno e per la maglia che indossano. C'è da soffrire la domenica perchè certi movimenti ancora non entrano nella testa di qualcuno, e c'è da capire quando fare un cambio, c'è da spiegare i motivi di una sconfitta soppesando le parole, sia con la stampa, sia con la squadra, sia con la società. Insomma caro Mister...c'è un casino di cose da fare, ma so che le farai con la stessa abnegazione (termine caro a Bruno Pizzul) e voglia, che ti facevano preferire un Atalanta-Bari al sabato sera piuttosto che una uscita con gli amici.

Quindi in Bocca al lupo, riparti da dove hai cominciato, ti auguro di arrivare molto più' in alto di quello che pensi.

P.S.: La vita ti da e ti toglie. Il tempo mi ha dato la vecchiaia (perché gli anni passano per tutti), ma la famiglia mi ha tolto, con gioia, le notti del sabato sera, per cui, sono già carico come un ventenne, mi aspetto la convocazione per il ritiro precampionato…c'hai da far giocar il fratello...tra le tante scelte...

P.P.S.: Il lato frivolo della mia esistenza mi impone di sapere quello che NON è determinante per le sorti del campionato, ma certamente lo è per chi ci legge:

Self control alla Nils Liedholm, o corsa sotto la curva alla Mazzone?

Tuta alla Guidolin, o vestito alla Leonardo, o vestito con scarpa con i tacchetti modello Capello?

In casa difesa a tre, in trasferta difesa a quattro?

Modello Barcellona?

Simpatico come Ancellotti o Mourinho?

Per ora basta.

Buon lavoro.


meparetotti

3 commenti:

  1. Ha dimenticato di dire un antipersonaggio, uno che si scernisce, uno che rifugge la notorietà e la cronaca.
    Un nuovo Bagnoli.
    Uno che "nel calcio ci vuole della passione"!
    Un umile.
    Un antidivo.
    Uno che se non si fosse drogato chissà dove sarebbe arrivato.
    Uno che ha anteposto la carriera al calcio.
    Uno che non ama dare consigli.
    Uno che non ama dare giudizi.
    Uno che in area non s'è mai buttato.
    Un multirazziale.
    Un atleta di cristo.
    Un feticista.
    Uno che il calcio gli piace giocarlo, non guardarlo alla tv.
    Uno che nel calcio l'onestà paga.
    Un pacificatore in campo e fuori.
    Un silenzioso.

    Uno che peccato che non ci sia più la gradinata aperta e uno straccio di gioco al calcio da andare a vedere, sennò gli chiederei tutte le settimane di andare alla Spal.
    Uno che io lui e Crovetti siamo andati a Lugo. Spal salva.
    Uno che prima o poi Il CDR accoglie tutti.

    PS: ci vuole la tessera del tifoso per vedere il S. Luca?

    Vice

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  2. Io me lo vedo in tuta della società, almeno finchè albergherà nei campi della seconda. Qualora (o meglio quando) le platee saranno più importanti spunterà la giacca, ne sono certo. Per il resto sarà un mister amico e autoritario allo stesso tempo, confidente e padrone, comunicativo coi giovani e con i meno giovani, attento alle esigenze della punta (con cui inevitabilmente dovrà identificarsi) ma consapevole dell'importanza del falegname a metà campo. Io credo che, come hai suggerito tu Giova, la stampa ferrarese avrà altro materiale con cui riempire le colonne del lunedì.
    Buon lavoro Mister

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  3. Io voglio dare un solo umile consiglio al neo-mister: studiati bene la fase difensiva e i movimenti della difesa!! La gravissima carenza degli allenatori ex-attaccanti è una congenita superficialità nella tattica difensiva...come nella vita da calciatore pensano solo a segnare!!

    (non a caso i migliori allenatori di sempre sono ex mediani)

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