martedì 20 settembre 2016

La ricetta della felicità

Prendi una vita, sempre abbastanza frenetica, ma se paragonata a tante altre, indubbiamente fortunata.
Prendi un periodo fine agosto - primi di settembre.
Prendi due figli….piccoli...maschi….in quel periodo ancora a casa dall’asilo/scuola….ma purtroppo per loro, non più al mare a far castelli di sabbia, per cui,facilmente annoiabili e quindi, facilmente pronti a devastare qualsiasi cosa gli capiti sotto mano….da un gioco…ai “maroni” dei loro genitori.
Prendi anche un garage. Tutti, o quasi tutti, abbiamo un garage.
Per il maschio adulto 2.0 il garage è spesso un’ancora di salvezza, un’isola felice, un rifugio dove sfogare le proprie manie. Esistono garage meglio attrezzati di una qualsiasi officina, con tavoli da lavoro, compressori attaccati al muro, pistole per verniciare inchiodate in ordine di colore, cassetti e cassettini in ogni dove, mensole e scarpiere diventate conservatrici di vecchi memorabilia, oggetti e scartoffie che non servono a nulla, che mai andremo a riprendere, riguardare, riutilizzare, ma che conserviamo…perché non si sa mai.
Il mio garage NON assomiglia neanche vagamente a uno di questi. Trattasi di ammasso di robe vecchie, di secchielli e palette, misto a palloni da calcio, biciclette di tutte le dimensioni, più o meno allineate a seconda dell’uso. Ma il desiderio di avere a disposizione un mini assortimento di cacciaviti & dintorni per i miei inutili bisogni da meccanico incapace, è sempre vissuto in me.
E proprio dati questi ingredienti….ecco a voi la ricetta.

Caricate in macchina i vostri figli, lasciando cosi il pomeriggio in totale relax alla loro Mamma/tua moglie (punti guadagnati: infiniti….da scontare per tutte le vostre prossime uscite serali con gli amici) e dirigetevi verso il paradiso dell’uomo “ciappinaro”: IL BRICOMAN
Una volta giunti in paradiso, comprate quattro pennelli, fate scegliere loro quattro colori (due a testa), prendete un pannello di legno, un martello, un kit di cacciaviti, una serie di chiavi inglesi (che non userete mai, ma fa molto officina), qualche chiodo, un rotolo di adesivo di carta  e passate alla cassa.
Una volta arrivati a casa, fate indossare ai vostri figli due magliette vecchie, meglio se vostre, roba che poi butterete. Con il nastro carta dividete a metà il pannello, preparate quattro piatti di plastica con i colori, e lasciate libero sfogo ai vostri figli.
Non vi preoccupatevi se la vernice oltrepasserà le magliette, arriverà alle scarpe, ai capelli alle orecchie, tanto vostra moglie non vi dirà nulla.

Una volta ultimato il dipinto, convincete i vostri figli, che l’ammasso di colori che hanno cosparso, richiedete tempo perché si asciughi, per cui rimanderete alla settimana successiva la conclusione dell’opera d’arte.
La settimana successiva, riprendete i vostri figli e riportateli in garage. Insieme noterete che tutto è pronto per essere ultimato. Con i chiodi sistemerete gli “agganci” delle chiavi inglesi (che non userete mai), del martello, etc….con il trapano darete sfogo alla vostra voglia di far buchi ovunque….e….

Signore e signori….ecco il porta attrezzi più fantastico magnifico stupefacente del mondo!!!

#ArtAttakcefai‘napippa

Il vostro, ormai raro come il Tartufo bianco pregiato, Meparetotti

Nessun commento:

Posta un commento