giovedì 20 marzo 2014

Se tutti compriamo....qualcuno vende.

Esistono 3 tipi di venditori alla guida. 
Il soggetto numero uno e' il venditore per scelta.
Non ha un gran talento, ma e' metodico, si applica, studia tanto e non si
stanca mai. Quando viaggia ha sempre e solo la radio accesa su RadioUno,
sempre ad un volume abbastanza basso, che non disturba, che quasi quasi
nemmeno si sente e che, in galleria, non ti accorgi neanche se gratta o no. 
Lui non ha tempo da perdere con distrazioni "frivole" come la radio, deve restare
concentrato sul lavoro. Non ha tempo neanche per sorridere ad una stronzata, o per sognare
ascoltando una bella canzone, e probabilmente non sa neanche come si cambia
stazione. Gli hanno consegnato la macchina su RadioUno e li' e' sempre
rimasta. E poi su Radiouno, comunque, c'e' la Zanzara, che fa sempre
argomento di conversazione, e danno anche l'apertura della borsa di Tokio. 
Lui deve produrre e fatturare. 
 Il soggetto numero due e' il venditore per vocazione. 
E' talentuoso, brillante, poco incline alle regole, ma ha fiuto per gli
affari. Non sa compilare un contratto, ma si fa capire, non e' quasi mai
"il più bravo", ma se non ci fosse ne sentiresti la mancanza. 
Musicalmente spazia da RadioDeejay a Radio105, ma anche a LatteMiele, o RadioItalia. A Roma
ascolta ReteSport e a Napoli KissKiss. Ama ascoltare la musica ad alto
volume, se lo chiami potrebbe anche non risponderti se sta ancora cantando.
Perché il lavoro e' importante....ma una cantatina ogni tanto lo e' di
più. 
Il terzo ed ultimo soggetto e' il venditore per....amore. 
Questo ama tantissimo la sua azienda, il suo lavoro e quello che vende. E'
rispettoso di tutto e di tutti, e' puntuale, si sacrifica sempre e non dice
mai bugie. Quando guida ascolta RadioMaria...dispensa consigli ai colleghi
e tutti gli vogliono bene. E' il vero venditore da "sposare"....ma non da
farci le porcherie!!!


Meparetotti 

martedì 18 marzo 2014

Ah....beh....allora....

"@AntoMosetti: Oggi ho avuto una proposta lavorativa importante ... Tutti i martedì commenterò nel programma di Barbara durso , il grande fratello !"


Sono sempre i contenuti quelli che contano.

Meparechenonvedol'ora

lunedì 17 marzo 2014

Cambio di prospettive

 
A 15 anni la "casa libera", qualsiasi giorno, ma soprattutto qualsiasi sera della settimana, significava, due o tre amici a dormire da me, bottiglia di Vodka alla pesca, videocassetta porno, tutti con il cuscino sulla "pancia", qualche fermo immagine, qualche slow motions, e poi tutti a giocare a Sensible Soccer fino a mattina. 
A 20 anni la situazione non era cambiata di molto. Gli amici erano sempre
gli stessi. Era certamente aumentato considerevolmente il quantitativo di
alcool presente in casa, si continuava a registrare la totale assenza di "gnocca", alla televisoione solo "Special di Vasco", si fumavano duecento
sigarette e cinquanta cannoni in balcone e si faceva sempre l'alba con il
Sensible Soccer. 
Poi ti svegliavi a mezzogiorno, stordito, qualcuno dormiva dentro la tua
vasca da bagno, e in tutta casa, nonostante si fosse fumato sempre in
balcone, c'era quell'odore tipico e inconfondibile di cenere e birra. 
A 30 anni, con le prime "forme di indipendenza" le serate libere erano
diventate un libero arbitrio. Non dovevi più aspettare che i genitori se ne
andassero per il week end per invitare qualcuno a casa, ma il
sopraggiungere dell'eta' avevano spostato l'asticella. Per cui a questi
"Piccoli Simpatici Party" compare magicamente il cibo.
Scattano cosi le spaghettate, le pizzate e le grigliate (nonostante la mansarda non
fosse proprio il posto migliore per approntare della carbonella). 
Ormai
avevo smesso di fumare, ma, ogni tanto rimaneva vivo il rito della cannetta,
e le bottiglie di buon vino rosso avevano sbaragliato la concorrenza della
Birra Jodler, una birraccia da Discount, buona solo per far la pipi.
Il Sensible Soccer era morto e sepolto, ma non la voglia di fare tardi. Per
cui si vedeva l'alba con o con un mazzo di carte da Poker o con visioni di
Vacanze di Natale, intervallate da qualche DVD di Vasco. 
Oggi, a 38 anni la casa libera, diventa la casa "vuota". Con la moglie in
Ospedale perche' prossima a renderti papa' bis, la sera porti Patatino dai
suoceri, cenate tutti insieme con una bella tagliatella fatta in casa e
acqua gassata. Dopo cena, lasci patatino a dormire dai nonni perche'
all'indomani mattina hai una riunione di lavoro che ti costringe ad alzarti
all'alba, passi in Contrada a prendere il caffè, fai il pieno alla macchina
e alle 10.30 sei gia' a letto...TRISTE perche' puoi accendere anche la luce
del corridoio, senza correre il rischio di svegliare Patatino o la mamma,
ma FELICE perche' ogni stagione della vita ha la propria felicita'. 
Per un attimo ti prende anche l'idea di "spaparanzarti" nel lettone, in
diagonale e spararti Vacanze di 
Natale fino all'alba ...ma DRIIIN...sono le
6...la tv e' accesa, il telecomando e' perso nel lettone, e tu hai
dormito dalla tua parte.



Meparetotti


domenica 16 marzo 2014

La notte porta consiglio

"Io ho capito che dopo i trent'anni lo sport bisogna guardarlo in televisione"

G. "Pesciolo" M.


Meparetotti




venerdì 14 marzo 2014

La seconda pelle

Per tutti quelli che mettevano il nastro isolante per tener su la
calzamaglia, e per quelli che invece si erano fatti cucire le bretelle
dalla mamma. 
Per tutti quelli che nascondevano le sigarette negli stivali. Per quelli
che invece si erano fatti fare dalla sarta di Contrada uno "scrotino" di
velluto viola. 
Per quelli che sotto il vestito avevano sempre la stessa
maglietta portafortuna, e per quelli che sapevano riconoscere la mazza
destra da quella sinistra. Per tutti quelli che odiavano il talco, per
quelli che ne abusavano, e per quelli che al talco hanno dato la colpa per
una bandiera a terra. Per tutti quelli che non avevano capito che non
bisognava tirarlo su per il naso e per quelli che si sistemavano il vestito
di velluto con le mani bianche. 
Per quelli che coloravano gli stivali consumati con il pennarello nero, per
non esser costretti a cambiarli con un paio nuovi, per quelli che avevano
il destro ed il sinistro di due numeri diversi, ma si trovavano benissimo e
per quelli che li allacciavano facendo un giro intorno al polpaccio. 
Per
quelli che il gonnellino era bello, perche' durante i giri si alzava
mettendo in mostra i gioielli di famiglia.
Per quelli che in uscita si faceva SEMPRE la doccia, anche se una doccia
NON c'era. Per quelli che le chiariniste si cambiavano sempre con
sbandieratori e tamburini, e per quelli che mettevano il "viola a sinistra".
Per quelli che il vestito si porta anche nella sportina della coop e per
quelli che invece avevano anche le iniziali ricamate nel porta-abiti.
Per quelli che il responsabile dei materiali ha sempre un rotolo di nastro
bianco in tasca, per quelli che gli sbandieratori NON portavano il
cappello. 
Per quelli che, come me, che la Contrada NON si cambia e che con i primi
caldi, sentono che maggio si avvicina.

Meparetotti

lunedì 10 marzo 2014

Con il nome che avrà...farà il CALCIATORE (d'altronde si chiamerà come lo Zio)

Sottotitolato: CALCIA GIA' TROPPO ADESSO
Sottotitolato (bis): TUTTO APPARENTEMENTE TRANQIULLO MA...NOTTE IN OSPEDALE:

Non voglio fare il qualunquista, il populista, il superficiale, quello che dice che va tutto male, che i politici rubano, che gli artisti son tutti di sinistra, e che l'occhio del padrone ingrassa il cavallo!
Ma....dico io....c'hanno messo 20 anni per costruire un ospedale bellissimo, grandissimo, modernissimo, fighissimo e che funziona benissimo, ma...in cui...NON c'è campo!!! Non c'è un Wifi gratuito (se non tramite password segreta)....non c'è un cazzo di modo, comodo, per comunicare con l'esterno!!!!!

Qui dentro sei letteralmente un prigioniero, schiavo delle onde elettromagnetiche, speranzoso che ne passi una per caso e acchiappi al volo il tuo messaggio e se lo porti fuori da queste mura blindate.

Ho fatto bene a portarmi l'Ipad, non posso telefonare nè messaggiare a nessuno, non funziona un cazzo, non si vede la partita (meglio), tanto meno alcun social...ma almeno, confinato in sala d'aspetto di ginecologia....gioco a scopa!!!



Non ho parole.





meparetotti

P.S.: l'ho scritto ieri sera.....ma non c'era campo per inviarlo!!!
P.P.S.: se rinasco faccio il "Gadget planner"!!

mercoledì 5 marzo 2014

Mannaggia....sto sempre fuori classifica


"Se sai usare le mani sei un operaio. 
Se sai usare le mani e il cervello sei un artigiano. 
Se oltre  alle mani e il cervello, sai usare anche il cuore, allora sei un
artista."

Francesco G.

Meparechenonsifiniscemaid'imparare


Meparetotti


La Grande Bellezza

Perché a questo mondo ci si abitua a tutto.
All'acqua del rubinetto filtrata in una caraffa, e a quella "ravvivata" con una bombola di gas.
Ci si abitua a un paese che ne invade un' altro, e poi lo avvisano che non è proprio una cosa che si fa, ed allora ci ripensa.
Ci si abitua a qualcuno che ammazza qualcun'altro in qualche parte del mondo.
Ci si abitua al tuo venditore concorrente che telefona proprio quando tu stai a casa del cliente a vendere, con la penna in mano, ed un brivido che parte dal collo ed arriva fino al culo.
Ci si abitua alla gente falsa, a quelli che sono abituati a salire sul carro del vincitore anche senza patente.
Ci si abitua ai film di merda.
Ci si abitua all'apericena, alle commedie, ai bei quadri, alle tette grosse.
Ci si abitua a pensare che domani sarà un giorno migliore, ed anche a scoprire che non è sempre vero, soprattutto quando te ne vai a letto felice, della tua vita, della tua famiglia e di aver fatto il tuo dovere.
Ci si abitua alle malattie, all'aspirina ed all'effervescenza in generale, ho sempre avuto un debole per le bollicine, non per le malattie.
Ci si abitua ai gol di Totti, e a tutti quelli che gli hanno fatto il "funerale calcistico" 10 anni fa.
Ci si abitua a gente miliardaria che non sa far "tre per tre", ma anche ai poveracci che sbagliano apposta per sembrar miliardari.
Ci si abitua a quelli che scrivono sognando di fare i giornalisti, i poeti o gli scrittori.
Ci si abitua veramente a tutto...e forse è questo il problema.

Meparetotti