Ieri sera, dopo la partita, ho letto un
commento da un tifoso juventino che recitava: "sara'...ma quando vince
la Roma all'Olimpico e' uno spettacolo".
Parole sagge.
Adoro Roma e adoro La Roma e lo
Stadio Olimpico. Adoro soprattutto quel senso di grande famiglia che si
respira tutto intorno allo stadio ed in città, gia' al pomeriggio prima
della partita della sera.
Io parto da Ferrara per andare allo stadio da
solo, ma so che ci sara' sempre qualcuno che mi farà parcheggiare
abusivamente su un marciapiede..."A Dottò...mettite quà!", un
bancarellaro che me venderà l'ennesimo berretto giallorosso e un nuovo
amico seduto accanto a me, per urlare insieme "Daje Capita'...".
A Roma trovo sempre un sacco di
bambini allo stadio, con la loro bella bandierina e la maglia di Totti, e
non vedo l'ora di portarci Francy. Li vedo felici e orgogliosi, si sentono grandi, seduti in "Tevere", già un'ora e mezza
prima del fischio d'inizio, ma con il panino alla mortadella portato da
casa.
Con queste premesse la Vittoria
con la Juve, è un dettaglio. Poco mi importa del gol annullato alla
Juve, poco del fatto che non abbia segnato il Capitano. Lo spettacolo
vero è esserci, anche da solo, e poterlo raccontare.
Con questo non voglio dire che a Napoli per i napoletani non sia
altrettanto bello, così come a Torino o a Milano...ma a Roma e' diverso.
Ma La Roma è La Roma.
Mi dispiace per voi...che da bambini non siete diventati della Roma...ma nun sapete che ve siete persi!!!
Meparetotti
P.S.: Grazie Francesco
mercoledì 22 gennaio 2014
A VOI LA SCELTA
"Il
Capo usa la logica ..... il Leader usa le emozioni ........... Nei
ragionamenti del cervello c'è logica, nei ragionamenti del cuore ci sono
le emozioni."
Rita Levi Montalcini
....tutto chiaro?
meparetotti
Rita Levi Montalcini
....tutto chiaro?
meparetotti
domenica 5 gennaio 2014
Solo per sbandieratori e...curiosi.
Ricordo che noi avevamo il nostro stile.
Ricordo che una volta fare "una sul posto e una via" era già roba difficile...farlo addirittura incrociato erano già "numeri da paura". Ricordo che i punteggi erano in decimi, che noi siamo partiti lottando per il penultimo e siamo arrivati a "disturbare" qualche volta le superpotenze. Ricordo che mi hanno fatto perdere una Grande Squadra per una "falsa cromatura", ma ricordo anche di aver vinto facendo le corna all'avversario. Ricordo che spesso ci credevamo più forti di quello che eravamo in realtà, ma quando però quando vinceva Santa Maria era mooolto divertente.
Ricordo che il "veloce di Pete e Pava" oggi nessuno lo saprebbe fare, ma nessuno nemmen ci prova, perché tanto "non paga", meglio una doppia sul posto e due inchini. Sono i tempi che cambiano. Ricordo che quando sbandieravo con le altre contrade, in qualche uscita o gruppo unico, il mio "appoggiato" era il loro "piombato", il mio "fungo" e la loro "vigarana" ed il lancio sul posto era il "personale". A Santa Maria ci piaceva chiamare le cose come volevamo noi. Ricordo che probabilmente qualche anno fa ho già scritto una cosa simile, credo, sarà il rincoglionimento, ma perdermi nei ricordi, soprattutto in questo tipo di ricordi, mi piace, mi fa bene, e potrei farlo ogni sera.Ricordo che ad un Nazionale eravamo secondi alle eliminatorie, poi come un pirla sono "inciampato" in finale, e siamo arrivati quarti...la medaglia di legno. Mi sono sentito veramente uno "stronzo". Avere per le mani probabilmente l'unico biglietto della vita per salir su quel treno ed inciampare sull'ultimo gradino e perderlo.Ricordo che a Volterra mi sono ubriacato a forza di "sguazzoni", nonostante avessi preteso da tutti e per tutta l'estate massima serietà negli allenamenti.Ricordo di essere stato...un "disegnatore di pallini"...per tanti anni, ma ho sempre cercato di lavorare più sul gruppo che sulla tecnica, più sulle persone, sulla libidine di fare una grande squadra, che sull'aspetto tecnico. Ho sempre pensato alle nostre esibizioni come a piccoli spettacoli, a volte venuti anche "indegnamente", ma non certo a esercizi sportivi.
Ricordo che un anno, non so bene per quale motivo, ho fatto anche il giudice. Ricordo che comunque ci si lamentava sempre dei risultati, anche se sapevamo quasi sempre che i numeri non mentivano mai. Ricordo che appena usciti da una grande squadra, c'era chi piangeva e chi si arrabbiava, chi stappava una birra e chi raccoglieva le bandiere sparse per Cortevecchia. Ricordo che comunque sotto il volto, dal popolo erano sempre e solo complimenti. Per me invece era tutto un susseguirsi di interviste: "...quante ne son cadute?"- " mah, io ne ho vista solo una....- io ne ho viste due -... Io tre e un piombo...." "Ecco....insomma.....'na bela M......"!Ricordo che un anno i musici dimenticarono un minuto di esercizio prima dell'ingresso finale, ed entrarono in marcia durante la nostra esibizione con, appunto, un minuto di anticipo. Facemmo una figura di merda colossale, tutti pensarono che gli sbandieratori avevano sbagliato, ma non fu così.
Ricordo che un anno portammo ben due "coppie tradizionali" ai Campionati Nazionali, e una delle due, quella che non aveva nulla da perdere, quella, sulla carta più scarsa, arrivò davanti all'altra.....addirittura a podio. Tutti eravamo felici, ma tutti eravamo anche un po' tristi.Ricordo che ho visto Benassai sbandierare bendato a tre bandiere, nella sua palestra "privata". Quando sei veramente bravo, vinci anche con un pezzo di legno e due lenzuola.
Ricordo un casino di cose, bellissime....ed ogni tanto mi piace condividerle...con voi....e basta.
Ma ora, catapultato nella dura realtà di pensionato sbandieratore...una domanda mi sorge spontanea.Se, in piedi sul fasciatoio, appallottolo i pantaloni del pigiama su un piede, e tengo la maglietta dello stesso pigiama in mano, e lancio contemporaneamente sia la maglietta che i pantaloni a papà (che poi sarei io, e che li prendo!)....è un "2A"?
Meparechemidivertivoasbandiera re.... oramidivertoagiocareconFrancy.
Ricordo che una volta fare "una sul posto e una via" era già roba difficile...farlo addirittura incrociato erano già "numeri da paura". Ricordo che i punteggi erano in decimi, che noi siamo partiti lottando per il penultimo e siamo arrivati a "disturbare" qualche volta le superpotenze. Ricordo che mi hanno fatto perdere una Grande Squadra per una "falsa cromatura", ma ricordo anche di aver vinto facendo le corna all'avversario. Ricordo che spesso ci credevamo più forti di quello che eravamo in realtà, ma quando però quando vinceva Santa Maria era mooolto divertente.
Ricordo che il "veloce di Pete e Pava" oggi nessuno lo saprebbe fare, ma nessuno nemmen ci prova, perché tanto "non paga", meglio una doppia sul posto e due inchini. Sono i tempi che cambiano. Ricordo che quando sbandieravo con le altre contrade, in qualche uscita o gruppo unico, il mio "appoggiato" era il loro "piombato", il mio "fungo" e la loro "vigarana" ed il lancio sul posto era il "personale". A Santa Maria ci piaceva chiamare le cose come volevamo noi. Ricordo che probabilmente qualche anno fa ho già scritto una cosa simile, credo, sarà il rincoglionimento, ma perdermi nei ricordi, soprattutto in questo tipo di ricordi, mi piace, mi fa bene, e potrei farlo ogni sera.Ricordo che ad un Nazionale eravamo secondi alle eliminatorie, poi come un pirla sono "inciampato" in finale, e siamo arrivati quarti...la medaglia di legno. Mi sono sentito veramente uno "stronzo". Avere per le mani probabilmente l'unico biglietto della vita per salir su quel treno ed inciampare sull'ultimo gradino e perderlo.Ricordo che a Volterra mi sono ubriacato a forza di "sguazzoni", nonostante avessi preteso da tutti e per tutta l'estate massima serietà negli allenamenti.Ricordo di essere stato...un "disegnatore di pallini"...per tanti anni, ma ho sempre cercato di lavorare più sul gruppo che sulla tecnica, più sulle persone, sulla libidine di fare una grande squadra, che sull'aspetto tecnico. Ho sempre pensato alle nostre esibizioni come a piccoli spettacoli, a volte venuti anche "indegnamente", ma non certo a esercizi sportivi.
Ricordo che un anno, non so bene per quale motivo, ho fatto anche il giudice. Ricordo che comunque ci si lamentava sempre dei risultati, anche se sapevamo quasi sempre che i numeri non mentivano mai. Ricordo che appena usciti da una grande squadra, c'era chi piangeva e chi si arrabbiava, chi stappava una birra e chi raccoglieva le bandiere sparse per Cortevecchia. Ricordo che comunque sotto il volto, dal popolo erano sempre e solo complimenti. Per me invece era tutto un susseguirsi di interviste: "...quante ne son cadute?"- " mah, io ne ho vista solo una....- io ne ho viste due -... Io tre e un piombo...." "Ecco....insomma.....'na bela M......"!Ricordo che un anno i musici dimenticarono un minuto di esercizio prima dell'ingresso finale, ed entrarono in marcia durante la nostra esibizione con, appunto, un minuto di anticipo. Facemmo una figura di merda colossale, tutti pensarono che gli sbandieratori avevano sbagliato, ma non fu così.
Ricordo che un anno portammo ben due "coppie tradizionali" ai Campionati Nazionali, e una delle due, quella che non aveva nulla da perdere, quella, sulla carta più scarsa, arrivò davanti all'altra.....addirittura a podio. Tutti eravamo felici, ma tutti eravamo anche un po' tristi.Ricordo che ho visto Benassai sbandierare bendato a tre bandiere, nella sua palestra "privata". Quando sei veramente bravo, vinci anche con un pezzo di legno e due lenzuola.
Ricordo un casino di cose, bellissime....ed ogni tanto mi piace condividerle...con voi....e basta.
Ma ora, catapultato nella dura realtà di pensionato sbandieratore...una domanda mi sorge spontanea.Se, in piedi sul fasciatoio, appallottolo i pantaloni del pigiama su un piede, e tengo la maglietta dello stesso pigiama in mano, e lancio contemporaneamente sia la maglietta che i pantaloni a papà (che poi sarei io, e che li prendo!)....è un "2A"?
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